Con la testa nel Sacco, a Capua si ricorda la strage del 1501
– Si rinnova la ricorrenza del “Sacco di Capua” con le solennità laiche e religiose previste per sabato 24 luglio. Presso la settecentesca chiesa di Santa Maria delle Grazie, gestita dall’Arciconfraternita della “Santella” si terranno ben tre incontri cadenzati in un’unica serata. Secondo la tradizione, ogni anno viene celebrato il tragico evento che sconvolse la cittadina capuana il 24 luglio del 1501. Cesare Borgia, meglio noto come il duca Valentino e figlio di papa Alessandro VI, desideroso di vendicarsi dell’allora sovrano di Napoli Federico d’Aragona, che non aveva voluto dargli in moglie la figlia Carlotta, decise di invadere Capua, al tempo ritenuta “Chiave del Regno” per i suoi efficienti sistemi di difesa e per essere tra i centri più ricchi e importanti dell’intero mezzogiorno.
Al Valentino, nell’impresa si affiancò il generale francese Bérault Stuart d’Aubigny con il suo esercito. Per ben quattro giorni Capua venne assediata. Fu, poi, lo stesso ufficiale transalpino a contrattare la resa per una somma di 40.000 ducati che dovevano essere pagati entro le ore 15.00 del 24 luglio. Prima che scadesse il termine della resa, alle 13.00, Cesare Borgia ordinò di far aprire le porte della città: la Tifatina, la Capuana, del Castello e delle due Torri. Giunti i soldati in piazza dei Giudici, il Valentino scatenò l’inferno, facendo mettere a ferro e fuoco l’intero centro, sostenendo qualsiasi tipo di razzia e suggerendo quanti più omicidi possibili: di civili ed ecclesiastici. Le fonti riportano che i morti furono 2125.
Nel ricordo della strage venne fondata l’Arciconfraternita della Morte e vennero costruite sia la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, in prossimità dell’ansa del Volturno, e una Cappella, detta della Morte, nel luogo dove si era accampato l’esercito francese del d’Aubigny, oggi collocata sotto il ponte dell’autostrada che da Capua conduce a Sant’Angelo in Formis.
In occasione del 520esimo anniversario, il cui programma è stato approntato dal sodalizio della Santella, rappresentato dal Priore Camillo Ferrara, e da don Gianni Branco di Parrocchie Capua Centro, sabato 24, alle 18.00, ci sarà la Memoria del Sacco di Capua con una lettura di brani che testimoniano la strage, alle 19.00, verrà celebrata la Santa Messa in Suffragio dei Defunti e, alle 20.00, il lancio dei petali di fiore nel fiume Volturno.
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