Continua la rinascita della Reggia. Riapre il cantiere
Maria Beatrice Crisci
– «Riapre il cantiere della Reggia di Caserta. Sappiamo quanto abbiamo fatto bene il primo che ci ha consegnato le due facciate principali e una parte delle facciate del cortile e che abbiamo concluso a metà del 2016. Un cantiere che ha contributo e non poco a quello che chiamiamo la rinascita della Reggia. Una monumento ripulito dopo tanti anni di degrado». Così il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori apre la conferenza stampa di presentazione del nuovo cantiere per il quale è previsto un impegno di quasi 14 milioni di euro. Il termine per le presentazioni delle offerte per l’aggiudicazione degli appalti scade giovedì 20 settembre, a seguito del bando di gara predisposto dalla società Invitalia. Se tutto andrà secondo le previsioni entro Natale si avrà, dunque, l’aggiudicazione e a primavera apriranno i cantieri. L’attuazione degli interventi in progetto, per l’importo complessivo di 13.982.850 di euro, consentirà di eseguire le opere più urgenti, eliminando il degrado di parti del palazzo e del parco, risultato della carenza di manutenzione periodica degli ultimi tre decenni. A spiegare nel dettaglio il progetto l’architetto Flavia Belardelli componente del gruppo di progettazione che comprende: Leonardo Ancona, Vincenzo Carbone, Luigi Di Francesco, Giuseppe Oreste Graziano, Luigi Iodice, Cuono Antonio Pannella, Rosario Patanè, Loredana Sortino, Domenico Vallone, Florinda Lella. Il progetto in appalto è stato redatto dagli uffici tecnici della Reggia. Responsabile del procedimento Mario Tartaglione. «Ci troviamo – ha detto Felicori – nella infelice situazione di aver ereditato una Reggia malconcia, e nella felice situazione di avere i fondi per intervenire completamente. Al termine di questo processo riconsegneremo una Reggia restaurata».
In particolare gli interventi nel palazzo riguarderanno: il restauro di gran parte delle porzioni di facciate dei due cortili occidentali, ancora transennate, perché rimaste escluse dai precedenti finanziamenti speciali (mq. 5261), con miglioramento dell’estetica e della fruibilità; restauro dei due androni laterali della facciata principale di ingresso agli Appartamenti reali e all’Archivio di Stato, con l’eliminazione della patina di sporco e delle microfessurazioni della pietra e dell’intonaco. Il risanamento della copertura del braccio occidentale, interessata dal crollo del 2014, e della porzione posteriore della Cappella palatina (mq 5080), il restauro delle porzioni del rivestimento marmoreo dello scalone, che, nonostante l’apparente integrità, presenta principi di distacco, il restauro dell’arredo storico e delle decorazioni delle camere da letto di Francesco II e di Gioacchino Murat nell’ala ottocentesca degli Appartamenti reale. Per quanto riguarda il parco: manutenzione della vegetazione arborea con abbattimenti, sfoltimenti e rimpiazzi; restauro delle finiture architettoniche e dei viali nella zona della Peschiera. Quindi, il giardino inglese: manutenzione della vegetazione arborea con abbattimenti, sfoltimenti e rimpiazzi; restauro delle antiche serre; manutenzione e adeguamento impiantistico del Casino.
A questo intervento seguiranno quelli in programma, per il palazzo, con gli altri finanziamenti speciali stanziati nel Programma delle Opere Complementari al PON Campania 2014-2020 e, per il parco e il giardino inglese, con i Fondi Rinvenienti 2007-2013. Si tratta di ulteriori 53 milioni che praticamente completeranno il restauro della Reggia e permetteranno le nuove funzionalità previste dal piano governativo per la destinazione educativa e culturale del monumento.
Dopo che nell’estate 2016 si chiuse un primo cantiere del valore di 16 milioni che ha portato al restauro delle due facciate principali e di una parte delle altre e ha contribuito al successo di pubblico di questi anni, ricomincia così alla Reggia la stagione dei grandi lavori, destinati a fare da base per la rinascita del sito Unesco. In occasione dell’iniziativa “Giornate Europee del Patrimonio: l’arte di condividere”, sabato 22 settembre durante l’apertura serale (19,30-22,30) e domenica 23 settembre per tutto il giorno, nella sala Giunone (secondo cortile a destra) verrà proiettata a ciclo continuo una presentazione del progetto di restauro. Alle ore 20 del sabato e alle ore 11 e 17 della domenica la presentazione godrà dell’intervento diretto dei progettisti.
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