Coro Mysterium Vocis, musica sacra a Sant’Angelo in Formis
– È nella cornice suggestiva della Basilica Benedettina di Sant’Angelo in Formis, dove regolarmente celebra i sacri riti Don Francesco Duonnolo, che sabato 11 dicembre alle ore 18 si terrà un concerto di musica sacra del coro Mysterium Vocis. Il coro costituito nel 1992 dal maestro Rosario Totaro promuove la diffusione del repertorio sacro e della tradizione musicale napoletana sei-settecentesca, che ha trovato terreno fertile nella città partenopea, stimolando musicisti di tutta Europa. La musica è sempre stata un fascinoso strumento comunicativo che trasmette emozioni, suggerisce ricordi, allevia tensioni, crea condivisione e la musica sacra nella specie, consente all’uditore di essere condotto per mano in un mondo vibrante fatto di suoni, di voci e di preghiere. Anticamente e più precisamente nel Medioevo, la musica accompagnava ogni momento della liturgia, era inizialmente esclusivamente vocale e nel culto cattolico latino, per molto si è identificata con il canto gregoriano. Solo successivamente fu introdotto l’organo ed a partire dal XV secolo vennero via via introdotti altri strumenti musicali.
Napoli, città di per sé in cui la funzione della musica ha sempre avuto un alto valore sociale, ha contribuito in modo molto proficuo alla produzione della letteratura musicale sacra settecentesca ed ha visto un elevato numero di compositori sacerdoti, i cui manoscritti, sono oggi custoditi presso la biblioteca dei Padri Gerolomini. La musica sacra nelle chiese e nel Regno di Napoli, usata prevalentemente durante le cerimonie, spesso culminava con l’esecuzione del Te Deum – inno di lode e solenne ringraziamento – per concludersi con il suono delle campane. La musica ed il canto producono benefiche vibrazioni, lo dicono anche gli studi realizzati dalla cimatica, una branca della conoscenza attribuita al medico svizzero Hans Jenny (1904-1972) che verso la metà del ‘900 cominciò a sperimentare quanto molti anni prima, il fisico tedesco Ernst Chladni (1756-1827) aveva ipotizzato e dimostrato. Chladni notò come la sabbia collocata su di una lastra metallica, sollecitata dal suono di un violino, produceva insolitamente singolari figure geometriche. In tempi più recenti Hans Jenny, approfondendo gli studi, scoprì come stimolando varie sostanze sottoposte alla sperimentazione – generalmente sabbia, fluidi e polveri – queste si organizzavano creando delle vere e proprie forme geometriche, diverse a seconda del suono utilizzato per la stimolazione. La musica è quindi vibrazione e la cimatica, dal greco Kymatika, studio riguardante le onde, ha offerto un importante contributo per comprendere i fenomeni acustici da un punto di vista “diverso”. Nei luoghi sacri e di culto, già di per sé notevolmente emozionanti, la forza della preghiera espressa in musica acquista una straordinaria efficacia. Certamente la Basilica di Sant’Angelo in Formis, gioiello dell’entroterra casertano, costruita su diverse costruzioni – dapprima templio pagano dedicato alla dea Diana tifatina (III secolo A.C ), dal 585 d.C. fu Chiesa longobarda ed infine dal 1080 d.C. Chiesa romanico bizantina – con la sua straordinaria bellezza, è la cornice ideale per un viaggio musicale che anticipa e predispone l’animo alle festività natalizie.
(Ph copertina Francesca Montanino)
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