Da Caserta a Genova, l’evento d’arte curato da Pietro Battarra
Redazione – Da Caserta a Genova per illuminare d’arte le notti dell’antica repubblica marinara. ร il casertano Pietro Battarra, infatti, uno dei due giovani curatori dello straordinario evento d’arte che sta sconvolgendo il cielo sopra Genova. L’altro รจ Pietro Cattai. Entrambi hanno dato prosieguo al programma culturale Nexus per la diffusione dellโarte digitale, realizzando il progetto “Echoes of the Mediterranean”, un’affascinante esplorazione artistica, tecnologica e ambientale che accompagna i visitatori alla scoperta della biodiversitaฬ mediterranea attraverso la raffinata ricerca dellโartista Debora Hirsch. L’installazione rappresenta una perfetta fusione tra natura, tecnologia, architettura e paesaggio, trasformando temporaneamente il panorama urbano.
Un imponente schermo di 150 metri quadrati, posizionato a 120 metri dโaltezza sulla Torre Piacentini, รจ diventato simbolo dellโincontro tra arte e intelligenza artificiale. Lโopera digitale “Plantalia”, realizzata da Debora Hirsch, saraฬ proiettata fino al 20 ottobre, dominando lo skyline della cittaฬ. La Torre Piacentini รจ un grattacielo di Genova, disegnato dall’architetto Marcello Piacentini e dall’ingegner Angelo Invernizzi. Inaugurato nel 1940, รจ stato uno dei primi edifici a torre costruiti in Europa e, fino al 1954, l’edificio abitabile piรน alto d’Italia.
Inoltre, Debora Hirsch ha proposto nella nuova sala immersiva di Terrazza Colombo, una serie di opere di videoarte che riprendono il percorso di “Plantalia” e focalizzano lโattenzione degli spettatori su tre fiori del territorio, degni di una riflessione approfondita: lโAnacamptis Palustris, lโAquilegia barbaricina e il Marcus-kochia triloba.
La mostra si inserisce in un progetto di ricerca piuฬ ampio, “Plant”, in cui lโartista ha deciso di registrare le specie vegetali in via dโestinzione sulla blockchain, garantendo loro unโesistenza virtuale eterna e fungendo da memoria simbolica di cioฬ che lโumanitaฬ rischia di perdere.
“Echoes of the Mediterranean” eฬ unโesperienza multisensoriale che invita i visitatori a riflettere sullโecologia e sulla conservazione delle specie endemiche, attraverso un approccio innovativo che combina pittura tradizionale, disegno, intelligenza artificiale e animazione, Debora Hirsch crea un โarchivio viventeโ che celebra la ricchezza e lโimportanza ecologica di queste piante. Il progetto utilizza anche la tecnologia blockchain per creare un ecosistema digitale in cui le specie vegetali possano vivere in eterno, preservate dalla distruzione e dal passare del tempo.
“Plantalia” non eฬ solo unโinstallazione artistica, eฬ unโesperienza immersiva che si integra nel cuore della cittaฬ, alterandone momentaneamente il volto. Lโopera sfida i confini di cioฬ che arte e tecnologia possono realizzare insieme, ma eฬ solo attraverso lo sguardo attento dei visitatori che il mondo di Debora Hirsch puoฬ realmente vivere tra gli scorci del capoluogo ligure. Chi osserva con attenzione potraฬ cogliere lโopera tra i vicoli, lasciandosi trasportare in un universo dove arte, scienza e innovazione convivono in perfetta armonia.
Debora Hirsch eฬ unโartista di fama internazionale, conosciuta per la sua capacitaฬ di fondere tecnologia e arte. In occasione della mostra, lโartista propone una serie di opere estrapolate dalla sua attenta ricerca sulle piante a rischio di estinzione. Questa edizione, intitolata Echoes of the Mediterranean, abbraccia la bellezza e la fragilitaฬ delle specie vegetali tipiche della macchia mediterranea, con un focus particolare sulla biodiversitaฬ ligure.
Lโevento eฬ un invito a riscoprire la ricchezza della flora mediterranea, a riflettere sulla sua conservazione e a immaginare nuovi modi per proteggerla. La presenza di specie a rischio di estinzione viene raccontata attraverso una narrazione visiva che unisce tradizione e innovazione, creando una consapevolezza profonda del nostro legame con la natura.
Le opere di Hirsch reinterpretano le specie vegetali liguri, portandole in mondi immaginari dove la natura diventa protagonista di un dialogo tra reale e virtuale, tra passato e futuro. Le piante rappresentate, liberate dai confini fisici del loro habitat naturale, vivono in composizioni che mettono in risalto la loro bellezza intrinseca e la loro rilevanza ecologica.
La mostra โEchoes of the Mediterraneanโ, resa possibile grazie al prezioso contributo dei partner Fineco, Villa Montallegro, Mazda e Saar Depositi, rappresenta unโimportante iniziativa culturale per la cittaฬ di Genova. La collaborazione di questi sponsor eฬ fondamentale per promuovere non solo lโarte digitale, ma anche una riflessione approfondita su tematiche ambientali. Attraverso il loro impegno per lโinnovazione e la sostenibilitaฬ, dimostrano come lโincontro tra mondo imprenditoriale e artistico possa avere un impatto positivo e duraturo sulla crescita culturale e sociale del territorio.
Nexus, progetto sviluppato da Terrazza Colombo, eฬ una piattaforma dedicata allโarte digitale che, grazie alla tecnologia della struttura, crea un dialogo dinamico tra artisti di fama internazionale e il territorio genovese. Nexus e Terrazza Colombo, ospitando la mostra di Debora Hirsch, arricchiscono la posizione di Genova come punto dโincontro privilegiato tra arte, mare mediterraneo e ambiente. Con il supporto dei suoi partner, Nexus affronta temi di rilevanza sociale, dimostrando come le sfide globali possano essere interpretate attraverso molteplici linguaggi innovativi.
Con una vista mozzafiato che si fonde con lโorizzonte marino, Terrazza Colombo si trasforma in un giardino sospeso, un luogo di meditazione dove la macchia mediterranea dialoga con lโarte e la tecnologia. Questo spazio unico diviene un collegamento tra mare e terra, simbolo della sottile separazione tra mondo fisico e digitale, regalando alla cittaฬ un messaggio profondo e riflessivo, amplificato dalla collaborazione tra arte, tecnologia e i valori promossi dagli sponsor.
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