Da Mosca a Roma. L’arte spagnola in mostra al Cervantes

Da Mosca a Roma. L’arte spagnola in mostra al Cervantes

Claudio Sacco

– E’ per domani alle 18,30 a Roma  il vernissage della mostra dedicata all’arte spagnola degli anni Cinquanta e Sessanta, dal titolo “La poética entre abstracción y figuración”. Per l’occasione saranno presenti l’artista Rafael Canogar, la curatrice Maria Toral, il direttore dell’Instituto Cervantes di Roma, Juan Carlos Reche e l’ambasciatore di Spagna in Italia, Alfonso Antonio Saura - Retrato, 1961María Dastis Quecedo.

La poetica tra astrazione e figurazione: dopo Mosca con oltre ventiseimila visitatori, arriva dunque a Roma.  Dal 26 settembre 2018 al 12 gennaio 2019, per la prima volta in Italia, viene esposta alla Sala Dalí dell’Instituto Cervantes (piazza Navona, 91 Roma) la collettiva che comprende le opere di 18 artisti informali e realisti spagnoli, tra cui Antonio López, Amalia Avia, María Moreno, Manuel Millares, Juana Francés, Antonio Saura, Rafael Canogar, Manuel Rivera e Martín Chirino.

La mostra a cura di María Toral si compone di 34 opere tra dipinti, rilievi, sculture e disegni, riunendo insieme due generazioni di artisti ispanici che hanno dedicato la loro vita all’arte d’avanguardia, in un contesto difficile caratterizzato dall’isolamento politico e culturale del paese. Il desiderio di rinnovare l’arte contemporanea a Madrid negli anni del dopoguerra, tra le difficoltà imposte dalla dittatura franchista, è il comune denominatore di questa mostra che, per la prima volta, riunisce le migliori opere di astrazione e figurazione spagnole di quell’epoca. In particolare sono esposti i lavori dei componenti dei due movimenti d’arte moderna più rappresentative di quegli anni: “El Paso” che ha sperimentato con l’arte informale e “Realistas de Madrid”, orientati all’arte figurativa.

Questa mostra – visitabile gratuitamente dal mercoledì al sabato dalle 16 alle 20 – è una testimonianza unica che ci rivela le avanguardie di quegli anni come non si sono mai viste prima. Due stili, due gruppi, ma una lotta comune contro la mancanza di riconoscimento della cultura in un clima oscuro. Ogni artista protagonista di questa mostra ci permette di conoscere dal linguaggio espressivo quello che succedeva in un’epoca chiave per lo sviluppo in Spagna. Senza dimenticare che i loro percorsi artistici condizionano in larga misura le tendenze attuali e che sono parte imprescindibile della memoria spagnola.

 

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Maria Beatrice Crisci
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Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

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