Dario Fo, il premio Nobel che aveva “casa” a Sant’Arpino
(Enzo Battarra) – Oggi è il 13 ottobre 2016. Questa data verrà ricordata per la scomparsa di un grande uomo. Il premio Nobel lo ha consacrato come scrittore e drammaturgo, ma chi ha conosciuto Dario Fo ha percepito in lui quella genialità, quell’intelligenza, quel talento, quell’umanità che lo hanno contraddistinto come una persona straordinaria e che lo hanno portato ai massimi vertici della scrittura, ma anche del palcoscenico, attore mostruoso al punto tale da fagocitare le sue stesse capacità di regista.
La notizia della sua scomparsa ha fatto subito il giro del mondo, com’è giusto che fosse. E grande è la commozione in Terra di Lavoro, dove Dario Fo è stato il protagonista assoluto di una vicenda che ha lo splendido nome di “PulciNellaMente”. Lui è stato l’ambasciatore di un’iniziativa che nacque sulla buona volontà e sul raffinato impegno di un gruppo di operatori culturali condensatisi nel Comune di Sant’Arpino e che negli anni, soprattutto grazie al suo apporto, è cresciuta sempre di più, coinvolgendo altri maestri e altri personaggi della cultura nazionale.
Elpidio Iorio, Antonio Iavazzo, Carmela Barbato e gli altri che in questi anni hanno tenuto altissimo il livello qualitativo e sociale di “PulciNellaMente” sono sicuramente grati a quel fenomeno di grande ingegno che è stato Dario Fo, e continuerà a esserlo, beneficiando di quel dono dell’immortalità che è destinato solo ai grandi testimoni del loro tempo. Non potrà mai essere dimenticato.
Dario Fo attore, anche. Memorabili i suoi spettacoli in tv, a partire da “Mistero buffo” per poi passare attraverso le varie registrazioni effettuate nella sede Rai di Napoli. Ma fa piacere ricordare che il “Settembre al Borgo” serviva anche per dare la possibilità ai casertani di apprezzare talenti ineguagliabili che si era costretti a vedere solo in tv, come fu nell’occasione di Dario Fo nel 2002, il 29 agosto del 2002. Al Teatro della Torre di Casertavecchia il “grande giullare” propose una rilettura del celebre “Mistero buffo”, dal titolo “Mistero buffo ed altre storie”. Fu una splendida opportunità.
Ci sono state poi le varie edizioni di “PulciNellaMente” che hanno cementato il forte rapporto del genio teatrale con la comunità di Terra di Lavoro, fino a iscrivere Dario Fo nel registro anagrafico di Sant’Arpino come cittadino onorario. Nello scorso mese di marzo il centro atellano aveva festeggiato i 90 anni del premio Nobel con un collegamento video con il figlio Jacopo.
Ebbene, proprio in questo rapporto con il Comune casertano c’è una peculiarità. Se ovunque lui è stato celebrato come letterato, regista e attore, ebbene Sant’Arpino lo ha saputo omaggiare anche per un’altra sua capacità espressiva, la pittura. Basti ricordare i manifesti di “PulciNellaMente” tratti proprio da quadri di Dario Fo. Eppure la sua attività pittorica, per quanto riconosciuta e stimata, non è mai riuscita a entrare nel cuore dei critici e degli storici dell’arte, con la considerazione che fosse quasi un’attività marginale, per quanto possa essere marginale l’attività espressiva di un genio. Sant’Arpino ha saputo cogliere, probabilmente in anticipo rispetto a quello che succederà ora, il grande talento di Dario Fo anche nella pittura. D’altronde, in queste ore RaiTre ha riproposto l’intervista da lui concessa al giornalista Pino Strabioli per la trasmissione “Colpo di scena”. E non a caso la puntata inizia mostrando un autoritratto di Dario Fo, la sua faccia come “maschera”. Un omaggio alla sua pittura, condensato nella frase dello stesso Dario Fo: “Prima e dopo aver recitato, o scritto qualcosa, ho bisogno di dipingere, da quando ero un bambino”. Quel bambino pittore era poi cresciuto di pari passo con il drammaturgo, il regista, l’attore…
About author
You might also like
Liceo Nevio, il portale d’ingresso ritorna a splendere
Emanuele Ventriglia -Il Liceo Cneo Nevio di Santa Maria Capua Vetere riacquista il suo storico volto in occasione del nuovo Anno Scolastico 2024/2025. Lo scorso lunedì 9 settembre è stato
16 luglio, la Madonna del Carmine nella rumba degli scugnizzi
Maria Beatrice Crisci -“Chella bella Mamma d”o Cármene v”o ppava. Nun mm”o ppòzzo faticá!”, così canta la Nuova Compagnia di Canto Popolare in quello che è un capolavoro di Raffaele
Nuovo codice degli appalti, al Manzoni incontro dell’Anp
-L’Anp di Caserta, l’Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e Alte Professionalità della Scuola, ha organizzato per venerdì 9 giugno un seminario di formazione sul tema del nuovo Codice degli appalti, alla