Dermatologi a convegno, il copricapo come protezione
“Attualità in tema di malattie veneree nell’era globale”: è questo il tema del convegno che si terrà a Caserta domani venerdì 28 e sabato 29 ottobre. La sede sarà quella del Grand Hotel Vanvitelli, dove interverranno dermatologi, ginecologi, urologi, infettivologi, pediatri, psichiatri e psicologi per valutare il problema sotto i vari profili specialistici e assistenziali.
Responsabili del programma formativo del corso sono i dermatologi Luigi Boccia e Massimo Nacca. L’evento rientra nel progetto “Dermatologia etnica e territoriale”, attività formativa specifica, rivolta ai professionisti della salute presenti sul territorio regionale. in corso di realizzazione nelle diverse province del territorio campano, per il miglioramento delle competenze specifiche di operatori sanitari nel campo della dermatovenereologia etnica, che faciliti lo screening, la diagnosi e il management delle ITS, le infezioni a trasmissione sessuale, e delle dermatosi infettive emergenti e/o riemergenti. Il progetto è realizzato con il contributo della Regione Campania, Direzione generale per la tutela della salute, progetto “Affezioni da HPV ed altre infezioni trasmissibili sessualmente: interventi di prevenzione primaria, secondaria”.
“Gli obiettivi del convegno – chiariscono i dottori Boccia e Nacca – sono legati a un’azione di contenimento delle infezioni sessualmente trasmissibili con uno sguardo lungo sul territorio campano, una regione mortificata di continuo dai media, ma vogliosa di riscatto sociale e ambientale, ricca di belle realtà e di risorse da valorizzare. Caserta non può significare solo negatività, ma ha eccellenze in tutti i settori turistici, da quello monumentale con la straordinaria Reggia all’enogastronomia, a un prodotto tessile amato in tutto il mondo che è la seta di San Leucio”
E il dermatologo e critico d’arte Enzo Battarra, cui sono affidate le conclusioni del convegno, tiene a precisare: “Il logo di questo corso è un’opera di Santolo De Luca (in foto), un artista originario di questo territorio, affermatosi a livello nazionale ed europeo. L’ironico titolo è Senza Meta Fisica, una tempera su cartoncino del 1996. Le nove barchette di carta raffigurate navigano nonostante le condizioni avverse, divenendo il simbolo di un’umanità fragile ma determinata a proseguire nel migliore dei modi il proprio viaggio. E il viaggio stesso è la meta da raggiungere. Inoltre, le barchette di carta rimandano anche a quello che un tempo era il tipico copricapo dei lavoratori edili, che così si proteggevano dai raggi del sole, altra opera di prevenzione sostenuta da noi dermatologi, equiparabile alla protezione necessaria per evitare le infezioni a trasmissione sessuale”.
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