E’ Lunarte a Falciano del Massico, la fioritura inizia da qui
-Attesa a Falciano del Massico per la rassegna Lunarte Festival giunta alla sua quindicesima edizione. Il tema di quest’anno è “Fioritura”. Un’edizione basata infatti sul concetto di cura, sulla voglia di ripresa, di rinascita. Sul bisogno di fiorire. Un progetto questo che mescola tradizione musicale del Sud Italia, radici afrobeat, la musica e i nuovi modi di espressione artistica. Manifestazione culturale unica nel suo genere. Appuntamento in Piazza San Pietro, a Falciano del Massico, venerdì 20 agosto. Ricco il programma. Alle 20 l’inaugurazione della collettiva con opere degli artisti Bambi Kramer, autore del manifesto della rassegna, Carlo Latino, Lucia Schettino, Imma Di Lillo, Piero Chiariello, Emanuele Riccio, Luca Carusone, Camilla Rotunno. Quindi, sull’arte dell’intreccio, Pasquale Torrico, Francesco Torrico e Gerardo Malfeo. Tre artisti uguali nella tradizione e diversi nello stile, con in comune un’arte che non deve morire. Sei mani diverse che condividono l’amore per la natura. Un viaggio nel passato e nel futuro che rivede, dal vecchio al nuovo, il rifiorire di ciò che era, ampliandolo e portandolo all’apice.
Alle 23 il concerto dei Ps5. Un sound di matrice jazz, che si muove in un immaginario viaggio di andata e ritorno attraverso il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico, collegando idealmente Napoli con l’Africa del Nord. Oltre a Pietro Santangelo, ai sassofoni tenore e soprano, il collettivo è composto da Paolo Bianconcini, brillante percussionista napoletano con un background afro-cubano molto profondo; Giuseppe Giroffi, giovane e talentuoso sassofonista contralto e baritono; il bassista Vincenzo Lamagna e il batterista Salvatore Rainone. L’evento è a ingresso gratuito con obbligo di mascherina e distanziamento. Per il concerto sarà obbligatorio esibire il green pass.
Va ricordato che Lunarte Festival si avvale quest’anno anche della collaborazione de “La Dante di Anversa”, il Comitato nato per promuovere la lingua e la cultura. Sarà proiettato uno dei primi film italiani di successo nel mondo, la travagliata versione dell’Inferno del 1911, prodotta dalla Helios Film di Velletri.
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