E voilà! Tato Russo porta la crisi del teatro in un café chantant
(Maria Beatrice Crisci) – E voilà! Tredici attori sulla ribalta, più quattro orchestrali, più scenografo, tecnici. Insomma, un grande spettacolo, di quelli che non si vedono più in giro. Tato Russo ha affascinato ieri sera il Teatro Comunale di Caserta con il suo “Grand café chantant“, che riproporrà oggi domenica alle 18. Ed è proprio suo questo grande affresco d’epoca, suo perché lui ha preso il testo di Eduardo Scarpetta e lo ha riscritto in forma di vaudeville molto parente alla tradizionale e nobile farsa, lui ne cura la regia, lui lo interpreta da protagonista assoluto, lui ha composto finanche le musiche. E soprattutto lui è riuscito a trasformare lo spaccato della belle époque in uno spettacolo di assoluta attualità. La crisi del teatro oggi come allora. Ecco, Tato Russo sa di essere l’erede di un grande patrimonio, quello di una Napoli capitale delle culture.
“Gran café chantant” porta sulla scena una compagnia di attori bravi ed esperti, con appropriati innesti giovanili. I nomi sono quelli di Clelia Rondinella, Katia Terlizzi, Renato De Rienzo, Mario Brancaccio, Salvatore Esposito, Dodo Gagliarde, Letizia Netti, Carmen Pommella, Antonio Romano, Francesco Ruotolo, Caterina Scalaprice, Massimo Sorrentino, oltre all’Orchestra Gran Cafè Chantant. Le scene sono di Peppe Zarbo, i costumi di Giusi Giustino, le musiche di Zeno Craig (presudonimo dello stesso Tato Russo), il disegno luci di Roger La Fontaine.
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