Emanuela Vallo, una giovane fotografa contro il body shaming

Emanuela Vallo, una giovane fotografa contro il body shaming

Claudio Sacco

– Si chiama body shaming ed è l’atto di deridere o discriminare una persona per il suo aspetto fisico. La giovanissima Emanuela Vallo, 20 anni, di Piedimonte Matese, con la fotografia prova a lanciare un messaggio.

Nelle sue foto, infatti, c’è il riscatto di sei ragazze, dai 18 ai 24 anni, che immediatamente si sono prestate a fare rete con l’obiettivo comune di superare ansie, paure e insicurezze, troppo spesso celate. In questi scatti la denuncia sociale di un fenomeno che continua a far registrare casi di cronaca.

Emanuela ha scelto per suo progetto il lago del Matese, a lei molto familiare. Le protagoniste dei suoi scatti, una trentina circa, sono tutte del Casertano. Corinna Zullo, Pina Guarnieri, Marika Di Matteo, Alessia Audi, Alessia De Rosa, Veronica Capasso. Questi i loro nomi. «Sono tutte giovani donne – racconta Emanuela – che come me almeno una volta sono state vittime di body shaming.  Troppo grassa, troppo magra, quattrocchi, denti storti. Sono solo alcune delle tante parole che mi sono state dette. Ho deciso di denunciare il fenomeno che oggi esiste e persiste ancora, attraverso i miei scatti». E aggiunge: «Purtroppo un’esperienza così ti cambia la vita, cambia la concezione di fortuna di essere al mondo, perché quando il mondo ti prende contro è più difficile essere se stessi. Per questo ho deciso anch’io di parlarne, per mostrare cosa il body shaming causa, per sensibilizzare la gente su qualcosa d’importante di cui molto spesso si tace».

Così Marika, 23 anni, si racconta: «Per tutto il mio percorso scolastico, dalle elementari alle superiori, sono sempre stata presa di mira per la mia corporatura». Veronica, 23 anni: «Da piccola ho sempre sofferto di “insulti” sul mio corpo. Ero molto grassa, mi sentivo sempre di troppo, sentivo come se nessuno mi accettasse mai al cento per cento». Alessia di anni ne ha 18, dice: «Erano gli anni delle medie quando ho iniziato a sentirmi a disagio con il mio corpo. Ero vista sempre come la più fragile, la più minuta e con qualcosa in meno rispetto alle altre». E ancora Pina, 24 anni: «Avevo 14 anni quando scoprii di avere l’acne. Per me non fu un problema. Iniziò a pesarmi quando notai gli sguardi della gente rivolti sul mio viso». Non ultima Alessia, 19 anni: «Non ho mai avuto un bel rapporto con il mio corpo. Tutto è iniziato quando mi è stato detto che ero troppo grossa per fare danza classica».

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Maria Beatrice Crisci
Maria Beatrice Crisci 10085 posts

Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

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