Epifania, le origini della festa della befana tra sacro e profano

Epifania, le origini della festa della befana tra sacro e profano

Tiziana Barrella

– A esattamente 12 giorni di distanza dal Natale, in tutta Italia e con modalità diverse che tipizzano alcune regioni, tra la notte del 5 e del 6 gennaio si festeggia l’Epifania, una festività in cui riti apotropaici di origine pre-cristiana si fondono con la tradizione cristiana dell’arrivo dei Re Magi.  

I dodici giorni che separano due importanti festività (25 dicembre – 6 gennaio) simboleggiavano i mesi dell’anno ma, secondo alcuni, la distanza temporale tra le due date potrebbe non essere un caso: il 12 infatti, nella numerologia ha un significato ben preciso, è associato alle prove mistiche e fisiche che compie l’uomo durante il suo viaggio terreno; è il simbolo di nuovo inizio, di crescita, di ispirazione e successo; è anche un numero definito ”maestro” che, per gli studiosi della materia, racchiude un vero e proprio codice segreto con cui accedere ai misteri dell’universo. 

Le origini della festività, piuttosto antiche e che ancora oggi portano vivo con sé il retaggio dei vecchi festeggiamenti di un tempo, ci raccontano di quando la Befana era considerata una festa volta ad apportare abbondanza a tutto l’anno appena iniziato. Ancora oggi infatti, in alcune regioni italiane del nord Italia, riti contadini e ben auguranti, utilizzano come simbolo un vecchio fantoccio da bruciare e l’emissione dei cui fumi, allontanerebbe le negatività. La befana è anche un giorno in cui si preparano pietanze prelibate e dove antiche ritualiste religiose attirano una gran folla di curiosi. A Palermo, arance “sacralizzate” dall’acqua di una fontana, vengono distribuite successivamente ai partecipanti del corteo sempre a fini purificatori.

ll termine “Epifania” anche noto per indicare la salita al trono di un sovrano, già nell’antica Grecia, aveva una sua connotazione specifica: Epifani erano gli dei dell’Olimpo che si manifestavano agli esseri umani. Nella Roma imperiale, la Befana concludeva un ciclo di festività (i Saturnali) molto sentite e chiassose, l’Epifania Saturnalium, era il giorno in ci si augurava,  anche attraverso l’utilizzo di simbolici fuochi purificatori, l’avvento di un tempo in cui, i rigori dell’inverno, via via avrebbero dato il passo a momenti più proficui.

Nella città eterna, ci si radunava in alcune piazze per festeggiare allegramente e ancora oggi, un gran numero di turisti non si lasciano scappare i festosi cortei in maschera che si concludono con l’arrivo della vecchietta con la scopa. In tutto lo Stivale insomma, la festa della Befana, che fa gioire grandi e piccini, crea una forte connessione con il passato impedendo alla tradizione di perdersi nella modernità.

.

About author

Tiziana Barrella
Tiziana Barrella 120 posts

Avvocato del Foro di Santa Maria Capua Vetere. Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Giuridico Italiano. Segue numerose attività formative per alcune Università italiane. Svolge docenza e formazione per enti pubblici, privati e università. Profiler e studiosa di criminologia e psicologia comportamentale, nonché specializzata già da anni, nello studio della comunicazione non verbale e del linguaggio del corpo, con una particolare attenzione rivolta al significato in chiave criminologica delle azioni eterolesive ed autolesive, necessarie per la redazione di un profiling.

You might also like

Primo piano

Moda 4.0, il corso al Belvedere. Una opportunità per i giovani

Maria Beatrice Crisci – “Una opportunità unica per i giovani che saranno formati in soli due anni. Un percorso fatto dalle aziende e per le aziende che consiste non solo

Primo piano

#domenicalmuseo, la Reggia scopre le carte di re Carlo

(redazione) – Domenica è sempre domenica. Soprattutto se è la prima del mese e si può accedere gratuitamente in tutti i musei e le aree archeologiche statali, in applicazione della norma

Primo piano

San Nicola la Strada. Referendum, le ragioni del Sì

(Redazione) – Si è conclusa ieri la quarta Festa Democratica a San Nicola la Strada, organizzata dal locale circolo del Pd con il contributo determinante dei Giovani Democratici. Due giorni