Ercolano. Nicholas Tolosa al Mav, la mostra “Pompei 79 d.c.”
-Con la riapertura al pubblico del MAV, il Museo Archeologico Virtuale della città di Ercolano, riprendono anche le attività espositive. Sabato 8 maggio, alle 11.00, è difatti prevista la mostra d’arte contemporanea “Pompei 79 d.C.” dell’artista Nicholas Tolosa, a cura di Roberto Sottile con testi critici di Luca Ricci, Davide Silvioli e Roberto Sottile.
La narrazione delle opere in esposizione avverrà attraverso i calchi dei corpi delle vittime dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Tolosa, infatti, si è soffermato sulla descrizione del dolore e della disperazione riportandone i tratti salienti sulla tela. Riproducendo le sagome di donne, uomini e bambini colti all’istante mentre cercavano di mettersi in fuga, l’autore ha messo in risalto la potenza della natura che attraverso il vulcano ha causato una tragedia immane ed imperitura.
Quella di Tolosa è una vera e propria full immersion nella pratica di rilevamento adottata, in passato, dagli archeologi, mettendo in risalto i chiari e gli scuri quali simbolo di antagonismo tra la vita e la morte.
“È una poesia mortuaria ambientata a Pompei nel 79 d.C. Queste opere sono la testimonianza di vite interrotte. Sono ombre che vengono dal passato” – scrive Luca Ricci in merito alle opere in esposizione, a cui fa da contraltare il testo di Davide Silvioli: “all’interno del MAV di Ercolano, realtà museale contrassegnata da contenuti archeologici strutturati e fruibili digitalmente, il richiamo alla tridimensionalità dei calchi di Pompei, ascrivibili alla categoria della scultura, si permea della bidimensionalità della pratica pittorica e si interseca con l’immaterialità della tecnologia virtuale, originando un’interessante sovrapposizione di peculiarità solitamente mantenute separate”. A quest’ultima, si aggiunge, infine, la riflessione critica di Roberto Sottile: “La pittura dell’artista è silenziosa ma di consistenza formosa. Il segno concreto diventa agli occhi dello spettatore linguaggio non più da interpretare e tradurre, ma semplicemente da leggere in maniera immediata. Quei calchi in gesso, che oggi rappresentano una testimonianza storica importante, ritornano nei lavori in mostra carichi di nuovi stimoli espressivi.”.
La mostra rimarrà in cartellone dall’8 maggio al 8 giugno 2021.
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