Festa della Repubblica. Il profumo della democrazia. Le foto
-Era la res publica, il supremo interesse collettivo. Dal 1946 è la Repubblica Italiana, nata con il primo voto delle donne. Questa signora dalle vigorose origini ha oggi un anno in più, settantasette. È una democrazia che ha avuto tante vittime, ma si è saputa costruire sugli ideali della Costituzione, primo fra tutti la libertà. È questo il più importante bene comune. Bello rileggere le frasi dei padri nobili, primo fra tutti Sandro Pertini: “Bisogna che la Repubblica sia giusta e incorrotta, forte e umana: forte con tutti i colpevoli, umana con i deboli e i diseredati”.
L’Italia oggi festeggia il suo essere Repubblica, lo fa tra tanti timori e differenze di opinioni. Tutto questo ha il profumo della democrazia. E risuona ancora il discorso di Pericle: “Qui ad Atene noi facciamo così. Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia”. A Caserta la ricorrenza è iniziata con la tradizionale cerimonia presso il Monumento ai Caduti: un grande drappo con la Bandiera Italiana è stato calato sulla facciata del Palazzo di Governo dalle squadre del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
A seguire, il Prefetto di Caserta, Giuseppe Castaldo, ha presenziato all’alzabandiera e alla tradizionale deposizione della corona al Monumento ai Caduti, dando lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Mattarella.
Nel corso della manifestazione sono state consegnate le 35 onorificenze all’Ordine al merito della Repubblica italiana, conferite dal Signor Presidente ai cittadini della provincia di Caserta che si sono distinti nei diversi campi della vita sociale, economica e culturale e nel servizio nelle carriere civili e militari.
Sono state altresì, conferite 5 medaglie d’onore alla memoria ai familiari dei militari deportati ed internati nei lager nazisti. Alla cerimonia ha partecipato una rappresentanza degli studenti degli istituti superiori della provincia di Caserta, il liceo Manzoni e il liceo Giannone. I ragazzi hanno presentato i loro contributi sul significato del 2 giugno e hanno animato l’evento con un grande Tricolore, sorretto da decine di giovani.
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