Festa per Sant’Anna, tutta Caserta celebra la sua vicchiarella

Festa per Sant’Anna, tutta Caserta celebra la sua vicchiarella

Luigi Fusco

– Fede, devozione, identità, famiglia: casertanità. La cittadinanza tutta, con in testa gli accollatori in casacca giallo-verde e i confratelli della congrega del Loreto, come da consuetudine, si sono stretti attorno a Sant’Anna nel giorno della sua festa: 26 luglio 2021.
La compatrona di Caserta, ‘a “vicchiarella nostra”, sposa di Gioacchino, madre di Maria e nonna di Gesù, protettrice delle partorienti, che vigila da sempre sul popolo casertano.

Ore 6.00, ma già dalle prime luci dell’alba i fedeli si sono raccolti avanti al Santuario, un tempo chiesa della Madonna di Loreto, emozionati e in trepidante in attesa per la celebrazione eucaristica, officiata dal Rettore del Santuario don Andrea Campanile, le cui intenzioni sono state “pro populo”, per gli accollatori e i loro defunti sodali.
#0823casertachiama il popolo risponde, c’è tutto il senso dell’appartenenza casertana in questa festa, un’identità contenuta fin nel midollo osseo e che fuoriesce sin dall’appuntamento mattutino con la Santa, specialmente quando viene intonato il suo tradizionale inno: “Lodiamo sempre la nostra Santa o popol Casertano, Gridiamo tutti Viva Sant’Anna devoti noi siam”.


Anche quest’anno, a causa dell’emergenza covid, non ci saranno la storica processione, le marce sinfoniche della banda musicale “Città di Caserta”, la sosta presso la “Casa di Sant’Anna” a via Sant’Elena e l’inconfondibile richiamo della “spalla ‘a sotto”, ma di certo, in questo scorcio di luglio, non verranno meno le preghiere e le invocazioni alla Santa, mai così indispensabili in questo singolare momento storico ancora caratterizzato dalla pandemia.

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Luigi Fusco - Docente di italiano e storia presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, già storico e critico d’arte e guida turistica regione Campania. Giornalista pubblicista e autore di diversi volumi, saggi ed articoli dedicati ai beni culturali, alla storia del territorio campano e alle arti contemporanee. Affascinato dal bello e dal singolare estetico, poiché è dal particolare che si comprende la grandezza di un’opera d’arte.

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