FestBook. Una Caserta da leggere
(Claudio Sacco)
– Giunge oggi al termine FestBook, il festival della creatività, dei libri e della follia. La manifestazione è stata organizzata dall’Università Luigi Vanvitelli, in collaborazione con il Comune di Caserta, l’Ucsi, la Società Dante Alighieri. E ancora, le scuole e le librerie, l’Assostampa, la Pro Loco di Caserta Antica, il Coordinamento delle associazioni, i gruppi teatrali della città, la Cattedrale di Casertavecchia, e altri ancora, a dimostrazione che la manifestazione ha avuto una sua regia, ma è partita dal basso. In piazza Dante, Vanvitelli, Duomo e Pitesti le pattuglie poetiche per quattro giorni hanno attratto l’attenzione di tanti tra piccoli e grandi. La manifestazione ha messo in campo tre laboratori quotidiani: #Giocaitaliano, sull’imparare l’italiano divertendosi, @danteide, su tutto ciò che avremmo voluto sapere su Dante e non lo abbiamo mai chiesto, @leggerelArte, per imparare l’arte attraverso i suoi capolavori, con alcuni dei massimi esperti nel loro periodo storico-artistico nella galleria di arte contemporanea di Caserta, nel centro Sant’Agostino. E ancora, flash mob poetici in giro tra Casertavecchia, San Leucio, la Reggia e le frazioni di Caserta. Stamattina, poi, flash mob dedicato all’antica Capua a Santa Maria Capua Vetere, conclusosi per un gemellaggio a Caserta in Piazza Dante, con le pattuglie poetiche. Qui è stato letto un preambolo sulla cultura dei sindaci del territorio: per rilanciare la cultura come elemento di rinascita di Caserta e della sua provincia. Tra poesie, libri e cultura, c’è stata anche la passeggiata nello spazio. E’ stato il cosmonauta Sergej Vasil’evič Avdeev sabato sera presso il Dipartimento di Scienze Politiche in viale Ellittico 31, ad illustrare la sua esperienza nello spazio. A portare colore ed entusiasmo alla kermesse il mondo della scuola. Tantissimi gli alunni che con entusiasmo e disciplina sono stati protagonisti nelle quattro piazze allestite per l’occasione. Dalla De Amicis – da Vinci, al liceo Giannone al Manzoni, tutte hanno dato un contributo importante ed originale a FestBook.
A chiudere la rassegna FestBook #LeggereCaserta una grande opera del 1990 di Antonio de Core, «Simbiosi n. 3», esposta nella Cattedrale di Casertavecchia, a fare da sintesi all’intera manifestazione.
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