Gianfranco Gallo legge Marangio, l’incontro è a Sant’Arpino
– “Nel suo piccolo anche Marangio s’incazza – Scritti e battute disabilmente comiche”. Il titolo è tutto un programma. Si tratta dell’ultimo libro pubblicato da Lello Marangio, tra i più noti autori comici campani. E sarà presentato domenica 11 marzo a Sant’Arpino, comune atellano della provincia di Caserta. L’appuntamento è nel suggestivo scenario del seicentesco Palazzo Ducale Sanchez de Luna, sede anche della pinacoteca d’arte contemporanea Massimo Stanzione.
L’incontro rientra nella rassegna letteraria «Sulle Orme del Cantor d’Enea», ideata e promossa dalla Pro Loco con il patrocinio del Comune di Sant’Arpino, giunta all’ottava edizione. Come da tradizione, vede confluire nel centro atellano alcuni fra i più interessanti autori del panorama culturale nazionale e campano.
Il programma dell’evento, che registra l’adesione anche della Rassegna di Teatro Scuola “PulciNellaMente” e dell’Associazione Italiana Assistenza Spastici (a cui è devoluto il ricavato del libro), coordinato dal giornalista Elpidio Iorio, prevede i saluti istituzionali del presidente della Pro Loco Aldo Pezzella, del sindaco Giuseppe Dell’Aversana, del presidente del consiglio comunale con delega alla cultura Ivana Tinto.
Successivamente si confronteranno con l’autore, Salvatore Giacometti, presidente AIAS Casoria, eSalvatore Caiazza, giornalista del Roma. Le letture sono affidate al noto e bravo attore napoletano Gianfranco Gallo.
Il volume, con la prefazione di Peppe Iodice, racconta – rigorosamente in chiave comica – l’esperienza di disabile vissuta dallo stesso autore che sottolinea: “Essere disabile è un lavoro sporco che qualcuno deve pur fare. La mia alba è stata perfetta, solo più tardi mi sono scontrato con la disabilità. Io e la mia disabilità abbiamo fatto tutto insieme; io dipendevo da lei e lei dipendeva da me. Un po’ l’ho odiata, un po’ l’ho disprezzata. Un po’ l’ho snobbata, un po’ l’ho accettata ma a modo mio. Sono convinto che contemporaneamente al virus della malattia il mio corpo sia stato contagiato anche dal meraviglioso batterio dell’ironia e, mentre il primo infettava maligno il mio corpo, l’altro contaminava irrimediabilmente la mia mente. Questo libro è la sintesi di tutto ciò: un po’ della mia vita, un po’ delle cose che ho scritto… il tutto in maniera disabilmente comica”.
Marangio proviene dal teatro sperimentale per il quale ha scritto un libro “Aritmie Teoriche” che raccoglie i testi di quattro delle sue commedie “Monoloquio”, “Esche Vive,” “Labirinto” e “Imprevista Fusione”. Scrive per il teatro, per cinema, per la televisione, per i giornali e per la radio. Autore di cabaret, ha scritto per noti cabarettisti come Peppe Iodice, Lino Barbieri, Biagio Izzo, Lucio Pierri, i Teandria, Nello Iorio, Lino D’Angiò, Alan De Luca, Paolo Caiazzo, Guido Palliggiano, Maria Bolignano, Peppe Maiulli, l Ditelo Voi, Enzo Fischetti, e Massimo Borrelli.
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