Gioco d’azzardo. Via le slot da bar e tabaccherie
(Samuele Ciambriello) – Guerra alla ludopatia, un taglio del 30%, arriva la riforma del gioco d’azzardo. Per il Governo il testo sarà varato entro il prossimo 20 ottobre. Centoventimila slot machine saranno eliminate da bar, tabacchi, ristoranti e alberghi. Via quindi circa 120mila macchinette su un totale di 380mila presenti negli esercizi commerciali, introducendo anche la certificazione delle sale per superare il problema delle distanze introdotto dagli enti locali.
“Entro il prossimo 20 ottobre sarà varato il testo della riforma del settore del gioco d’azzardo”, ha affermato il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta alla Conferenza unificata Stato-Regioni, durante la quale si è deciso anche lo sblocco del fondo di 50 mililioni di euro previsto dalla Legge di Stabilità per la lotta alla ludopatia.
Questa la probabile ripartizione del fondo: 3,7 milioni al Piemonte, 106mila euro alla Valle D’Aosta, 8,2 milioni alla Lombardia, 416mila euro alla Provincia di Bolzano, 438mila a quella di Trento, 4 milioni alla Regione Veneto, 1 al Friuli Venezia Giulia, 1,3 alla Liguria, 3,7 all’Emilia Romagna, poco più di 3,1 milioni alla Toscana, 751mila euro all’Umbria, 1,2 milioni alle Marche, 4,8 al Lazio, 1,1 all’Abruzzo, 261mila euro al Molise, 4,6 milioni alla Campania, 3,3 alla Puglia, 474mila euro alla Basilicata, 1,6 milioni alla Calabria, 4,1 milioni alla Sicilia e 1,3 alla Sardegna.
Il percorso prevede dopo l’approvazione da parte dell’organismo di Regione ed Enti locali, un decreto del ministero dell’Economia che individuerà i criteri di selezione dei locali che dovranno rimuovere le macchinette da gioco d’azzardo indicando i criteri,tra i quali le dimensioni dell’esercizio. L’operazione dovrbbe scattare con il 1 gennaio del 2017 ed arrivare a regime entro 12-18 mesi.
“Ritengo che ora ci siano le condizioni per concludere rapidamentetorio con un’intesa il confronto aperto con gli enti locali – ha dichiarato Baretta – ci sarà una drastica riduzione di offerta dei giochi sul territorio”.
Soddisfatto anche il ministro agli Affari Regionali con delega alla famiglia Enrico Costa. “Finora contro questa situazione non c’era stato un segnale forte, nonostante la forte attenzione mostrata dagli enti locali – ha dichiarato – Molte famiglie vivono il tema dei giochi con ansia e difficoltà a causa del forte numero di patologie presenti in Italia”. Il ministro ha evidenziato come sulla questione del gioco d’azzardo ci fosse da parte dello Stato una contraddizione. “Mi pare che con quanto detto dal sottosegretario Barretta si vada sulla strada giusta. Mi sembra ci sia un forte ridimensionamento e una graduale riduzione, anzi una doppia riduzione. Le famiglie hanno delle difficoltà e delle ansie e lavoreremo in questo senso anche in legge di stabilità, per dare dei supporti”.
Quella annunciata dall’Esecutivo sembra avere le carte in regola per rappresentare un’operazione di larga portata,considerato che l’intero ammontare del gioco d’azzardo,in Italia,è considerato come la terza azienda per fatturato dopo Fiat ed ENI. Il varo del taglio è un buon segnale.
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