Giornata del Contemporaneo, le celebrazioni nel casertano
Redazione -Si celebra oggi sabato 12 ottobre la 20° Giornata del Contemporaneo. Rientra in questa giornata in provincia di Caserta la mostra di Gustavo Delugan al Museo Campano dal titolo “L’altro”. Inaugurazione alle 10,30. La Giornata del Contemporaneo è la diffusa manifestazione che dal 2005 porta l’arte al grande pubblico è promossa dall’Amaci, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, ed è realizzata con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. La Giornata del Contemporaneo viene celebrata anche a Santa Maria Capua Vetere con la terza edizione della mostra d’arte “Fragilità”. Oggi alle 19 l’inaugurazione della collettiva al Mucir, il Museo Civico e del Risorgimento, ospitato nel convento di San Bonaventura in piazza Andrea Angiulli. L’esposizione è organizzata dalla galleria Spazio Vitale di Aversa. Interverranno la docente Margherita Romano, il sindaco di Santa Maria Capua Vetere Antonio Mirra, l’assessora alla cultura Anna Maria Ferriero e il capo delegazione del Fai di Caserta Dante Specchia.
In mostra ci saranno le opere di Luigi Caserta, Biagio Cerbone, Salvatore Chiariello, Anna Coppola, Alfredo Cordova, Giuseppe De Michele, Peppe Della Volpe, Gianfranco Duro, Francesco Giraldi, Antonio Graziano, Rosanna Iossa, Maria La Mura, Pietro Mingione, Oreste Principe, Gianfranco Racioppoli, Donato Ruggiero, Pasquale Simonetti, Franco Tirelli e Vittorio Vanacore. L’esposizione resterà aperta fino al 12 novembre.
In questa giornata a Napoli, invece, saranno aperti gratuitamente Castel Sant’Elmo e il Museo Novecento. Inoltre alle ore 11.00 sarà possibile visitare le sale del museo con una visita guidata a cura del servizio educativo. Il museo Novecento a Napoli è stato è stato inaugurato nel 2010 ed ospita una collezione permanente di opere d’arte realizzate a partire dal 1910 da artisti napoletani o attivi in città. La raccolta, frutto di donazioni e comodati a lungo termine, documenta il succedersi dei movimenti artistici e il loro progressivo allontanamento dalla rappresentazione naturalistica della realtà, fino alle sperimentazioni dell’ultimo decennio del secolo. Dopo la “Secessione dei 23”, due ondate futuriste segnano una prima rottura rispetto alla tradizione paesaggistica partenopea di stampo ottocentesco, sebbene tendenze figurative persistano anche dopo la Prima guerra mondiale e fino al “Ritorno all’ordine”, con influenze sulle arti applicate e sulla decorazione architettonica. Nella metà del secolo, al neorealismo pittorico fortemente improntato alla lettura politica e sociale della condizione post bellica, si contrappone sul piano operativo il linguaggio geometrico del “Movimento Arte Concreta”, strettamente connesso ad architettura e design. Contemporaneamente, l’“Informale”, già diffuso nella pittura degli anni ’50, a Napoli caratterizza importanti esperienze anche del decennio successivo, con declinazioni nella scultura. Gli anni ’60 e ’70 proseguono sulla scia dell’impegno che aveva caratterizzato alcune ricerche del secondo dopoguerra, stavolta attraverso una molteplicità di linguaggi che, passando per pittura e scultura, spazia dall’assemblage alla poesia visiva, alla fotografia, al collage. Sono gli anni in cui nascono alcune delle gallerie più importanti, che favoriscono il contatto con l’ambiente internazionale e l’arrivo di molti artisti stranieri che lasceranno un segno fondamentale nella storia napoletana. Con gli anni ’80 prorompe il ritorno alla figuratività della “Transavanguardia”, mentre si fanno spazio esperienze eterogenee che aprono la strada alle sperimentazioni, soprattutto a carattere installativo e ambientale, degli anni a venire. Visita guidata ore 11.00, appuntamento Piazza d’armi, ingresso museo Novecento a Napoli. Apertura museo dalle 9.30 alle 17.00 ultimo ingresso un’ora prima, apertura Castello dalle 8.30 alle 19.30. ultimo ingresso un’ora prima
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