Giù la maschera, il FAI entra nella terra delle fabulae atellanae
(Enzo Battarra) – Il FAI, il Fondo Ambiente Italiano, accende i riflettori sull’antica Atella. È questa la terra delle fabulae, è qui che sono nati la maschera di Maccus, progenitore di Pulcinella, ma anche il teatro di Plauto e la commedia dell’arte.
Qui le Giornate di Primavera del FAI quest’anno vivranno la loro 25esima edizione, in programma sabato 25 e domenica 26 marzo. La conferenza stampa è stata ospitata nel Palazzo Ducale Sanchez de Luna di Sant’Arpino, lo stesso edificio monumentale che poche settimane aveva aveva ospitato la mostra di Lello Esposito proprio su Maccus e Pulcinella. L’iniziativa è stata illustrata da Donatella Cagnazzo, capo della delegazione casertana del FAI, dai sindaci delle tre comunità municipali che si sono consorziate all’insegna del motto “Lasciamo cadere la maschera”, come a dire “facciamoci conoscere meglio, scopriamo il viso a tante bellezze di questi territori dove la maschere sono nate a interpretare la famose fabulae atellanae, campagne attraversate anche da Virgilio che ne fu ispirato per le sue Georgiche”. Una rete di sinergie fra i tre Comuni ed anche tra tanti istituti scolastici, plotoni di studenti guidati da presidi e docenti appassionati e illuminati. Il sindaco del Comune capofila Succivo Gianni Colella e il dirigente scolastico Mario Nocera hanno fanno rete con il sindaco di Sant’Arpino Giuseppe Dell’Aversana, con la dirigente scolastica Debora Belardo, con il sindaco di Orta di Atella Giuseppe Mozzillo e con le dirigenti scolastiche Arcangela Del Prete e Maria De Marco, per creare un percorso storico all’interno dell’antica Atella .
In una nota diffusa alla stampa la dichiarazione di Donatella Cagnazzo: “Un’azione, questa, di qualificato volontariato, un’accoppiata tra pubbliche amministrazioni e mondo della scuola che non potrà che essere vincente anche per tante occasioni future. Per noi tutti della provincia di Caserta è un orgoglio considerare che tra i mille luoghi che il FAI apre in tutta Italia ci sono anche i tesori dell’antica Atella”.
I racconti li faranno gruppi di “ciceroni”, tutti studenti degli istituti scolastici del comprensorio e delle vicine Marcianise, Caserta, Santa Maria Capua Vetere, Cervino e Mondragone.
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