Giuseppe Zeno al Comunale di Caserta con Il Sorpasso
(Luigi D’Ambra) – Il Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta ospita da venerdì 31 marzo a domenica 2 aprile Giuseppe Zeno Il Sorpasso dal soggetto cinematografico di Dino Risi, Ettore Scola e Ruggero Maccari, adattamento teatrale di Micaela Miano. Con Zeno, Luca Di Giovanni e Cristiana Vaccaro. La regia è di Guglielmo Ferro. Intanto, sabato 1 aprile alle ore 18,30, sempre al Teatro Comunale di Caserta, Giuseppe Zeno sarà ospite del ciclo di incontri “Salotto a Teatro”. Eccezionalmente condotto da Elpidio Iorio, direttore del “Premio PulciNellaMente”, all’attore partenopeo sarà consegnato il premio, quale la testimonianza perfetta di quei valori e ideali che da sempre animano l’omonima rassegna.
Il Sorpasso di Dino Risi è uno dei grandi capolavori della commedia italiana. A più di cinquant’anni dall’uscita del film, per la prima volta la celebre sceneggiatura, scritta dallo stesso Risi insieme con Ettore Scola e Ruggero Maccari, approda a teatro con la regia di Guglielmo Ferro e l’adattamento di Micaela Miano.
Nei panni di Bruno (magistralmente interpretato sul grande schermo da Vittorio Gassman) l’attore Giuseppe Zeno, mentre a vestire i panni del suo contraltare, Roberto, la giovane promessa Luca Di Giovanni. La pièce vede anche la partecipazione di Cristiana Vaccaro, l’esplosiva Maddalena nella fortunata serie “Un medico in Famiglia 10”, che, questa volta, incarna l’immaginario femminile nel doppio ruolo della moglie di Bruno e della zia di Roberto. Fanno parte del cast Marco Prosperini, Simone Pieroni, Pietro Casella, Francesco Lattarulo e Marial Bajma Riva.
Manifesto dell’Italia del ‘boom’ economico, Il Sorpasso è, al tempo stesso, un grande road movie psicologico, che lo rende un testo senza tempo. Spogliato della connotazione storico-sociale, il film è costruito su una drammaturgia destrutturata, scatola aperta ideale per una riscrittura teatrale focalizzata sui personaggi. In questa dinamica la trasposizione teatrale mette al centro della vicenda i due protagonisti, e il loro incontro/scontro come puro conflitto caratteriale e psicologico. Tra Bruno e Roberto si stabilisce sin dalle prime scene un giocoforza di prevaricazione, rivendicazione, ambizioni, fughe, rinascite, silenzi e violenza. Il loro sarà un viaggio jarmuschano all’interno delle bolle conflittuali che ognuno ha provato a cancellare a nascondere, allontanandosene fisicamente il più possibile e che solo in compagnia dell’altro, estraneo e non giudicante, pensa di poter affrontare e risolvere. Le musiche originali sono di Massimiliano Pace, le scenografie di Alessandro Chiti, i costumi di Françoise Raybaud.
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