I Galoppatoi vanno salvati! Le associazioni scrivono al Prefetto
– Salviamo i Galoppatoi! È un grido d’allarme delle associazioni casertane al prefetto Raffaele Ruberto. L’appello è rivolto, e non è il primo, ai Sindaci di Caserta e di San Nicola la Strada nonché alla Soprintendenza ABAP di Caserta. Sotto accusa è lo stato di degrado ambientale e sociale in cui versa l’Asse viario monumentale che dalla facciata della Reggia di Caserta si sviluppa attraverso piazza Carlo di Borbone, viale Carlo III e la piazza detta la Rotonda in Comune di San Nicola la Strada, con i cosiddetti Galoppatoi di viale Carlo III e i viali alberati.
Nella nota si legge: «Ultimo episodio, segnalato anche alla Stazione dei Carabinieri di Caserta, l’abbattimento di
cinque tigli nei pressi di un’abitazione sul tratto verso la stazione ferroviaria. Purtroppo queste segnalazioni non hanno avuto alcun seguito. Difatti ‘I Galoppatoi’ continuano a essere piazza di spaccio, luogo di prostituzione e di abbandono incontrollato di rifiuti. Le uniche ‘attenzioni’ prestate da parte dei due Comuni, quali le potature dei tigli e degli oleandri che delimitano l’asse viario, si rivelano inutili, dannose e dispendiose per la comunità.
Gli alberi forestali, infatti, non andrebbero potati con interventi radicali se non per comprovati motivi di sicurezza; essi invece continuano a soffrire a causa delle ferite inferte dai numerosi tagli mai curati. Gli oleandri, inoltre, non riescono ad emettere mai i fiori perché potati continuamente, con interventi fuori stagione e scoordinati fra Comuni confinanti; e per concludere il quadro , l’erba alta, farcita di rifiuti, viene tritata insieme allo sfalcio .
Inoltre il comune di San Nicola e quello di Caserta effettuano tagli in tempi diversi, con il risultato di siepi ed alberi con aspetto disomogeneo sullo stesso viale. Insomma un quadro sconfortante e poco dignitoso per il viale storico che dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello di Caserta ed il suo biglietto da visita per il turista». E ancora, si ricorda che «la grande valenza paesaggistica dell’asse viario descritto, essendo compreso sia nel Piano Paesistico del Febbraio 2000, ambito 1, area di San Leucio, Casertavecchia, Viale Carlo III che nel sito UNESCO di Caserta».
Al prefetto le associazioni chiedono l’istituzione di un tavolo di concertazione fra i due Comuni, la Soprintendenza ABAP di Caserta e le associazioni firmatarie, al fine di concordare interventi di conservazione ai sensi degli artt. 29 e ss. del d.lgs. 42/2004 per la salvaguardia di un’area vincolata e Sito UNESCO e per la istituzione di un parco pubblico lungo i ‘Galoppatoi’ di viale Carlo III, fruibile dai cittadini in totale sicurezza che si congiunga con l’area
verde detta ‘Casermette’, già caserma Brignole di proprietà del Comune di Caserta anch’essa in
stato di abbandono, la cui destinazione è incerta.
Queste le associazioni firmatarie: Spazio Donna, Città Viva, Legambiente, Centro Sociale, Arci Angelo Ferrillo, Arcipelago, Italia Nostra , Cittadinanza Attiva, GreenCare Caserta, WWF Caserta, LIPU Caserta.
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