I Giovediamoci al Cts. La Prova d’Artista di Abell Kinane
(Comunicato stampa) -Giovedì 7 novembre alle ore 20:00 inizia il ciclo dei “Giovediamoci” con la “Prova d’Artista” di Abell Kinane, all’anagrafe Abderrahim, nato a Casablanca, vive da 27 anni a Marcianise,
semifinalista a “Italia’s Got Talent”. Il Blues di Abell che scalda il cuore. Il blues è una musica facile
da suonare, ma molto difficile da sentire ( Jimi Hendrix ); Se non conosci il blues, non ha alcun senso
prendere in mano una chitarra e suonare rock and roll o qualsiasi altra forma di musica popolare (Keith
Richards); Il blues è il tonico per tutto ciò che ti affligge. Potrei suonare il blues e non essere più triste
(B.B. King). Trecentosessantasei, quasi 367. Questa lunga e intricata storia del Blues, inizia con un
numero approssimato, il totale in chilometri che separa Vicksburg da Memphis. Sulle strade oggi
asfaltate della Highway 61 dominavano paludi e foreste imponenti, capaci di fermare persino il
generale Ulysses S. Grant a capo del suo esercito partito da nord. Nella regione del Delta del fiume
Mississippi non c’è ricchezza. Solo un numero impressionante di schiavi provenienti dalla lontana
Africa. Pochissimi, negli anni Venti, hanno un allaccio elettrico, figuriamoci un telefono, un
automobile, una radio. Mentre l’America si avvia verso la sua prima catastrofe economica, il Delta del
Mississippi sembra il Terzo Mondo, tra sterminati campi di cotone e pesca al pesce gatto. La storia del
blues è sicuramente tra le più difficili da raccontare, perché è praticamente impossibile capire da dove è
iniziata. Molti i narratori che fanno partire tutto dai cosiddetti field holler, richiami urlati dagli schiavi
afro-americani nei campi di cotone a sud degli States. Ma potremmo tornare ancora più indietro, in
Africa, dove venivano suonati strumenti ancora impensabili per le dodici battute. Musica del diavolo, la
musica blue della tristezza. Il blues non esisterebbe senza l’Africa. Ma nemmeno senza il poverissimo
sud degli Stati Uniti. In definitiva è uno stato d’animo, il sound che ha acceso la lunga miccia della
musica popolare del Novecento
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