I Soliti Ignoti al Comunale di Caserta, big sul palco e in Salotto

I Soliti Ignoti al Comunale di Caserta, big sul palco e in Salotto

Magi Petrillo  per Ondawebtv

I_SOLITI_IGNOTI_Vinicio_Marchioni_e_Giuseppe_Zeno_(ph_Lanzetta-Capasso)_03 – Da venerdì 6 a domenica 8 dicembre  in scena al Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta  Vinicio Marchioni, Giuseppe Zeno nello spettacolo “I soliti ignoti” tratto dalla sceneggiatura di Mario Monicelli, Suso Cecchi D’amico, Age & Scarpelli adattamento teatrale Antonio Grosso e Pier Paolo Piciarelli. In scena anche Augusto Fornari, Salvatore Caruso, Vito Facciolla, Antonio Grosso, Ivano Schiavi, Marilena Anniballi.  Scena Luigi Ferrigno, costumi Milena Mancini, luci Giuseppe D’Alterio, musiche Pino Marino, regia Vinicio Marchioni.  Sabato 7 dicembre alle ore 18.30, sempre al Teatro Comunale di Caserta, Vinicio Marchioni, Giuseppe Zeno e la compagnia saranno ospiti del ciclo di incontri “Salotto a Teatro”, condotti dalla giornalista Maria Beatrice Crisci.

Vinicio Marchioni spiega: «La commedia è la prima versione teatrale del mitico film con la regia di Mario Monicelli uscito nel 1958 e diventato col tempo un classico imperdibile della cinematografia e non solo.
Le gesta maldestre ed esilaranti di un gruppo di ladri sbarcano sulle scene rituffandoci nell’Italia povera ma vitale del secondo dopoguerra. L’adattamento è fedele alla meravigliosa sceneggiatura originale senza rinunciare a trovate di scrittura e di regia per rendere vicina quell’epoca lontana.

Ci sono dei film che segnano la nostra vita e I soliti Ignoti per me è uno di questi. Come uomo mi sono divertito e commosso di fronte alle peripezie di questo gruppo di scalcinati ladri. Come attore mi sono esaltato davanti alla naturalezza con cui recitano mostri sacri come Mastroianni e Gassman.

Come regista ho amato il perfetto equilibrio con cui Monicelli rende un argomento drammatico in modo leggero. Così l’idea di curare l’adattamento teatrale del film mi ha immediatamente conquistato.

È una storia bella e necessaria, che ci parla del presente immergendoci nel passato. La povertà del dopoguerra è una piaga che resiste ancora oggi, sebbene in altre forme, in tante zone d’Italia.

Vorrei restituire sulla scena l’urgenza sentita dai personaggi di superare la miseria che li affligge, insieme alla vitalità indistruttibile e alla magia di un’Italia passata verso la quale proviamo nostalgia e tenerezza. Spero che gli spettatori possano uscire dal teatro con gli stessi sentimenti che provo io dopo una visione del film: divertiti, commossi e perdutamente innamorati di quei personaggi indimenticabili. Adattare un classico è sempre una sfida rischiosa e difficile. Ma sono le sfide che vale la pena vivere, insieme ai miei compagni di strada».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Maria Beatrice Crisci
Maria Beatrice Crisci 10092 posts

Mi occupo di comunicazione, uffici stampa e pubbliche relazioni, in particolare per i rapporti con le testate giornalistiche (carta stampata, tv, radio e web).Sono giornalista professionista, responsabile della comunicazione per l'Ordine dei Commercialisti e l'Ordine dei Medici di Caserta. Collaboratrice de Il Mattino. Ho seguito come addetto stampa numerose manifestazioni e rassegne di livello nazionale e territoriale. Inoltre, mi piace sottolineare la mia esperienza, più che ventennale, nel mondo dell'informazione televisiva, come responsabile della redazione giornalistica di TelePrima, speaker e autrice di diversi programmi. Grazie al lavoro televisivo ho acquisito anche esperienza nelle tecniche di ripresa e di montaggio video, che mi hanno permesso di realizzare servizi, videoclip e spot pubblicitari visibili sulla mia pagina youtube. Come art promoter seguo alcune gallerie d'arte e collaboro con alcuni istituti scolastici in qualità di esperta esterna per i Laboratori di giornalismo. Nel 2009 ho vinto il premio giornalistico Città di Salerno.

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