Il carcere secondo Ciambriello, l’incontro a Casal di Principe
– Giovedì prossimo alle 17,30 presso la parrocchia Spirito Santo, piazza Villa, a Casal di Principe organizzato dalla Caritas Diocesana di Aversa ci sarà la presentazione del libro “Carcere: idee, proposte e riflessioni” di Samuele Ciambriello, edito da Rogiosi. Moderati da Maria Rosaria D’Alesio interverranno, oltre l’autore, Carlo Brunetti, direttore del carcere di Carinola, Nicola Graziano, magistrato, don Massimo Condidorio, cappellano carcere di Aversa, Renato Natale, sindaco di Casal di Principe. Conclude il vescovo di Aversa mons. Angelo Spinillo.
“Carcere è l’anagramma di cercare. Cercare per ricostruire, per ritrovarsi, per seguire una strada che è tracciata anche dalla Costituzione: assumersi le responsabilità, per trovare se stessi, rispettando i diritti delle persone”. È questo lo slogan di Samuele Ciambriello, giornalista, scrittore, professore, attivamente impegnato da 40 anni nella lotta per i diritti delle persone sottoposte a restrizioni della libertà personale e Garante dei Detenuti della Regione Campania da ottobre 2017. Presidente dell’Associazione “La Mansarda”, il Professor Ciambriello, dopo diversi anni, ha sentito l’esigenza di “scrivere di carcere”, di trattare del complesso sistema penitenziario, ma soprattutto delle esperienze di vita vissuta in esso annidate, di diritti negati, di affettività, partendo da un’attenta analisi, attraverso attività di monitoraggio, osservazioni, colloqui, sopralluoghi, progetti, il tutto rifacendosi all’art. 27 della Costituzione, che recita “Le pene [17 ss. c.p.] non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. Il testo è stato realizzato grazie al confronto e alla preziosa intersezione di diversi autori e collaboratori, ognuno dei quali, grazie al proprio peculiare bagaglio di studi ed esperienze maturate per e con i detenuti, approfondisce una delle molteplici tematiche -emergenti ed emergenziali- che il testo intende porre in evidenza. In particolare, ad essere analizzata nel mirino critico degli autori, è la condizione della donna, in specie la donna detenuta con figli a carico, dalla dott.ssa Anna Buonaiuto, ma anche i temi delicati, non sufficientemente esplorati, delle difficili dinamiche azionate dagli autori di reati a sfondo sessuale, discussi dalla dott.ssa Dea Demian Pisano, della situazione sottovalutata, ma non dimenticata, dei detenuti con problematiche psichiche, approfondita dalla dott.ssa Celestina Frosolone, e infine della condizione dei minori, esaminata dalla dott.ssa Anna Malinconico. Un testo alla portata di tutti, professionisti del settore e non, che cerca con un linguaggio semplice di fornire dei riferimenti teorici, empirici e scientifici, con l’intento di abbattere i muri e di instaurare ponti tra il “dentro” e il “fuori”, mettendo in risalto l’importanza di costruire e di “cercare” insieme, popolazione detenuta e non, una “zattera” che possa remare controcorrente nel mare dell’indifferenza e della repressione, sull’onda della consapevolezza e del rinvenimento.
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