Il culto dei morti in Campania, tavola imbandita con il torrone
– Tra il primo e il 2 novembre, cioè tra la festività di Ognissanti e la ricorrenza della commemorazione dei defunti, le anime dei nostri cari passati a “miglior vita” sono tra noi, per quanto lo siano sempre.
Secondo la tradizione campana è usanza far trovar loro, a partire dalla notte del 31 ottobre, una tavola imbandita per sfamarli dal lungo viaggio dall’oltretomba.
Un pezzo di pane, un bicchiere di acqua e uno di vino, una porzione di baccalà, una di torrone morbido, quello dei “morti” a forma di bara, e vari pezzettini di torrone bianco con le mandorle: le “ossa dei morti”.
In alcune aree del casertano sono inoltre diffusi i “taralli dei morti”, dolci ricoperti di glassa bianca.
Secondo altre consuetudini locali, i defunti vagano tra noi fino all’epifania, mentre stando ad altre teorie sembra che la loro permanenza duri fino al giorno della candelora.
Ancora una volta, anche per le festività di Ognissanti e dei “morti”, forte è il sincretismo pagano-cristiano, considerate le origini greche, romane ed etrusche del territorio campano e la sopravvivenza nei secoli di alcuni culti, per quanto ne siano stati poi cambiati i nomi e le connotazioni.
Il rimando va a Ecate, divinità ctonia, la cui dimora è negli inferi.
Ed è proprio a novembre, con il ritorno dell’ora solare, che la dimensione di vita di ognuno è pervasa più da ombre che da luci e forte è il desiderio di ricongiungersi l’affetto dei propri cari nell’attesa dell’arrivo della “vera luce” che arriverà con il Natale.
Al riguardo, a Napoli, dove molto sentito è il culto delle Anime del Purgatorio, negli ipogei ospitanti i resti delle “anime pezzentelle”, teschi e tibie, stanti nel Cimitero delle Fontanelle, nella chiesa di Santa Maria del Purgatorio ad Arco e nelle Catacombe di San Gaudioso, c’è sempre un piccolo presepe composto essenzialmente dalla sacra famiglia: il segno tangibile della luce della vita che ritorna in maniera ciclica dopo la morte.
About author
You might also like
Denti Ridenti. Riardo, il docufilm del fantasiologo Carrese
Pietro Battarra – A Riardo sabato 29 settembre alle 17,30 presso la Sala Consiliare, l’Associazione Omnia ospita la proiezione di Denti Ridenti (Ngurzu Edizioni 2018), il documentario del fantasiologo Massimo Gerardo Carrese, studioso
Oasi di San Silvestro, un ricco week end tra natura e teatro
Alessandra D’alessandro -L’Oasi Bosco di San Silvestro si prepara ad un fine settimana ricco di eventi! Si parte sabato 23 aprile con le visite con guida parlante con prenotazione o
Vincenzo Boccia, un ospite d’eccezione alla Sun
(Redazione) – Ospite d’eccezione al Dipartimento di economia della Sun. Parliamo del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia che parteciperà all’incontro sul tema: “Cultura e Valori dell’impresa che evolve”. L’appuntamento è