Il fico di San Pietro, un dolce fiore da gustare come un frutto
– Lo sapevate che noi mangiamo non già i frutti dell’albero di fico, ma i fiori? Le piante di fico si distinguono in esemplari femmine ed esemplari maschi; i maschi producono delle infiorescenze non commestibili, le femmine invece particolari infiorescenze: i fichi. In queste settimane il palato può godersi quelli che maturano a inizio estate, i fichi di San Pietro (buccia violacea), rispettando così la stagionalità dei prodotti alimentari, tanto cara ai cultori dell’alimentazione sana ed ecologicamente sostenibile. Le proprietà nutrizionali dei fichi freschi ci permettono di collocarli tra gli alimenti salutari da utilizzare in molti regimi dietetici, anche in quelli ipocalorici: poche calorie (45-50 per 100 grammi), ma sali minerali, sostanze antiossidanti e fibre ben rappresentati. D’altro canto, bisogna fare attenzione al forte potere calorico dei fichi secchi: 250-280 ogni 100 grammi. Allora, godiamoci quelli freschi: 1 porzione di 200-250 grammi al dì, mentre quelli secchi li mangeremo in inverno a “piccole dosi” di 50-60 grammi al giorno. E…. auguri anticipati non solo ai Pietro, ma anche ai Paolo.
*Professore ordinario di Fisiologia e direttore del reparto di Dietetica e Medicina dello Sport dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. Presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia.
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