Il linguaggio del corpo, emozioni e sistema nervoso autonomo

Il linguaggio del corpo, emozioni e sistema nervoso autonomo

La comunicazione non verbale di Tiziana Barrella

-Durante un colloquio di lavoro, un esame o un evento importante della nostra vita, capita di frequente che ci si imbatta in eventi che sfuggono completamente al nostro controllo: sudorazione, alterazione del respiro, aumento del battito cardiaco, tutte situazioni impossibili da controllare e che hanno un comune denominatore, il sistema nervoso autonomo. Il sistema neurovegetativo, così come anche chiamato, è l’artefice di tutte quelle manifestazioni non governabili dall’individuo e che non può non meritare una particolare attenzione nello studio del linguaggio del corpo e della comunicazione non verbale. La sua attivazione infatti, fornisce un gran numero di informazioni sullo stato emotivo in atto, notizie che non possono essere filtrare attraverso la nostra volontà, a meno che non si abbia una elevata esperienza in nobili e ascetiche tecniche di meditazione! Paura, gioia, rabbia, tristezza, è davvero complesso gestire il turbinio di emozioni che talvolta ci assalgono e che saranno ben visibili proprio in virtù delle attivazioni automatiche!

Ma cerchiamo di comprendere meglio come funzioniamo. Traendo spunto dall’etologia, la scienza che studia il comportamento animale, sarà facile ricordare come molti animali, davanti ad un pericolo, modifichino il loro corpo per apparire diversi agli occhi del nemico. Un gatto si arruffa per sembrare più grande e minaccioso, un polpo cambia colore e si mimetizza assumendo l’aspetto della natura circostante per sparire agli occhi del suo aggressore. Questi sono tutti meccanismi involontari che rilevano l’esistenza di una sorta di pilota automatico che reagisce all’occorrenza mettendo in sicurezza il veicolo. L’essere umano funziona allo stesso modo e il pilota automatico, agisce per un retaggio legato alla sopravvivenza della specie.

Se siamo sopraffatti da un attacco di panico, nulla di più semplice che il nostro corpo cominci a sudare per raffreddarsi o che la nostra respirazione diventi più affannata per consentire di incamerare una maggiore quantità di ossigeno e prepararci eventualmente alla fuga. Certamente i tempi i cui i nostri avi vivevano nella natura e dovevano difendersi per non divenire essi stesse prede sono spirati da tempo, ma alcune cose non cambiano mai. Pensiamo ad esempio a come alcune persone abbiano un odore corporeo così sgradevole e indipendente da motivi legati all’igiene che davvero è difficile starle vicino. Se escludiamo problematiche legate a vere e proprie patologie, ciò che resta è abbastanza facile da decodificare: sebbene tutto avvenga inconsciamente, il nostro organismo si proteggerà dal mondo esterno proprio come il piccolo mammifero che secerne sostanze maleodoranti da apposite ghiandole sottocaudali.

Un aumento del battito cardiaco, un’ amplificazione del respiro, un improvviso pallore, una dilatazione delle pupille, una diminuzione della salivazione, un incremento della sudorazione o il rilascio di fluidi corporei, delle erezioni pilifere, sono tutti segnali incontestabili dell’attivazione del nostro sistema nervoso autonomo, davvero impossibile da controllare e che potranno essere decodificati da un attento osservatore.

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Tiziana Barrella
Tiziana Barrella 120 posts

Avvocato del Foro di Santa Maria Capua Vetere. Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Giuridico Italiano. Segue numerose attività formative per alcune Università italiane. Svolge docenza e formazione per enti pubblici, privati e università. Profiler e studiosa di criminologia e psicologia comportamentale, nonché specializzata già da anni, nello studio della comunicazione non verbale e del linguaggio del corpo, con una particolare attenzione rivolta al significato in chiave criminologica delle azioni eterolesive ed autolesive, necessarie per la redazione di un profiling.

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