“Il mio lavoro”, i premiati del contest fotografico delle Acli
-Premiazione nella sede delle Acli di Caserta (via De Martino) del contest fotografico «Il mio lavoro». Questi i vincitori: primo posto per Sergio Bellavista con «Le mani operose della nonna». Secondo classificato Fabio Sartori con «Geothermal works». Terzo è Bruno Mizzon con «Ricordo di un tempo passato». A pari merito quarti sono Giulio Di Lorenzo con «L’ultimo grappolo» e Rocco Scattino con «Alfredo». Ex aequo anche il quinto posto: Monica Margheron con «Un sogno che si realizza» e Caterina Pianadei con «Marmo… Lavoro manuale creativo». Alla sesta posizione «Vita, amore e professionalità» di Sonia Barini. Per la categoria «special», dedicata alla foto che ha ricevuto più like sulla pagina Facebook del concorso, Lucia Di Bello con la foto «Non per forza ma per amore, o meglio, per forza d’amore». (foto copertina e sotto)
«L’evento è servito a testimoniare il talento e l’impegno di tutti. È stata una celebrazione del lavoro in ogni sua forma». Le parole del presidente delle Acli Caserta Sergio Carozza. Una partecipazione davvero straordinaria quella di quest’anno. Circa un centinaio di foto pervenute, 57 quelle ammesse. Un compito non certo facile per la giuria. «Quest’anno abbiamo registrato una partecipazione che nemmeno nella migliore delle ipotesi avremmo potuto immagine: rispetto all’edizione 2022 il numero di partecipanti è quasi triplicato».
«Le foto – sottolineano gli organizzatori – sono state scelte da personalità del mondo del sociale e della cultura di Terra di Lavoro, che hanno valutato la qualità tecnica e artistica dello scatto, ma anche e soprattutto la capacità di rappresentare la bellezza e l’importanza del lavoro. Non era necessario essere fotografi professionisti e, tantomeno, avere un’attrezzatura professionale per partecipare. La giuria ha tenuto conto della capacità di catturare attraverso l’obiettivo, anche quello dello smartphone, la passione, l’impegno e la creatività che ogni persona mette nel proprio lavoro quotidiano».
Carozza aggiunge: «Oggi il lavoro ha tante forme e diversificazioni. E con questo concorso diamo la possibilità a tutti di avere un momento pubblico. Dal lavoro manuale a quello intellettuale, da quello meno identificabile e più innovativo ai mestieri tradizionali. L’obiettivo del contest è stato colto in pieno. Valorizzare la bellezza e l’importanza di ogni lavoro, e farlo conoscere al pubblico attraverso l’immagine. Grazie anche al lavoro dell’agenzia di comunicazione Ops che ha curato e gestito tutto».
In occasione della premiazione è stata inaugurata anche la mostra delle opere fotografiche. E poi come esempio di reinserimento sociale attraverso il lavoro il ristoro preparato con i prodotti realizzati dai protagonisti del progetto I FaRinati. È questo il laboratorio di pasticceria e biscottificio che opera all’interno della casa circondariale di Carinola grazie all’associazione Generazione Libera.
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