Il pane della Pasqua, la forma è a cuore
-La nostra Regione è conosciutissima per una cultura del pane a livello di eccellenza, tanto che se ne approvvigionano venendo anche da molto lontano. Tutto questo perché nella maggior parte delle case si ha la presenza del forno a legna, che veniva utilizzato senza alcun limite, oltre a rappresentare un’autonomia proveniente dal possesso che la terra donava a chi andava a braccetto con ogni tipo di fatica agreste. Tra le tradizioni enogastronomiche presenti nel periodo delle celebrazioni della Pasqua esiste e resiste ancora quella di confezionare del pane con una forma a croce, propria a ricordare quella vera. Le persone più anziane ricordano che tempo a dietro veniva, questo pane, conservato gelosamente dalle donne di casa per poi essere distribuito dal capofamiglia a tutti i componenti proprio durante il giorno di Pasqua, la tradizione dice che questo pane deve essere spezzato solo ed esclusivamente con le mani per poi elevare una preghiera di ringraziamento tutto insieme.
Questa tradizione proveniente dal passato viene ancora oggi praticata da molte famiglie. Nel punto centrale dell’incrocio viene posizionato un uovo, esclusivamente sodo, che è simbolo della vita che nasce attraverso un uovo. Nell’impasto troviamo la sugna oltre agli aromi ed al condimento di rito.
LA CROCE – Per ogni cristiano il simbolo della croce rappresenta l’invisibile fardello che ognuno si porta addosso che è analogia della croce portata dal Cristo lungo la via fino ad esservi immolato sopra.
Articolo di Serena Cataletti, Carolina Pastore, Carmela Russo, Teresa Rispoli
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