Il Presepe di Pasqua, la scoperta di una tradizione dimenticata
– Il presepe che si allestisce per il Natale non è esclusivo, poiché, sembra, ne esiste una versione riferita anche al periodo di Pasqua, per quanto sia meno nota e chiaramente poco diffusa. L’approntamento di scenografie e la sistemazione di piccole statue, questa volta riguardanti la messa in scena della Passione di Cristo, sono di antica tradizione soprattutto in territorio campano. Le vicende relative all’usanza di preparare in chiesa o in forma privata questo tipo di presepe sono state ricostruite, anni addietro, da Paolo Izzo e riportate nel suo volume Il presepe di Pasqua. Simboli e presenze di una tradizione dimenticata. Dalle indagini condotte è, inoltre, emerso che tale consuetudine risaliva alla fine del Duecento, cioè al tempo della dominazione angioina a Napoli.
Già Salvatore Di Giacomo, in un suo articolo del 1902, ne aveva, però, riportato alcune notizie. Al riguardo, scrisse che venivano allestiti, nello specifico, all’interno delle chiese di San Giacomo, San Ferdinando, Santa Maria delle Grazie, della Pietà dei Turchini e dello Spedaletto. Presso queste fabbriche sacre venivano disposti veri e propri personaggi, cioè sculture, posizionate in modo tale da ricreare le scene dell’Ultima Cena, la Cattura di Cristo e la Crocifissione. Lo stesso Di Giacomo, inoltre, fece riferimento anche a medesime raffigurazioni presepiali di uso domestico che venivano inserite in grosse campane di vetro. Qualche anno fa un presepe di Pasqua è stato riproposto anche da alcuni artigiani di San Gregorio Armeno attraverso la realizzazione di statue in terracotta collocate in scenografie raffiguranti il Calvario, la Morte e la Risurrezione di Cristo.
Non solo a Napoli, ma anche in provincia di Caserta c’è chi, ancora oggi, dà vita al presepe di Pasqua. Testimonianza più unica che rara è l’allestimento del capuano Modestino Iannone, che, ogni anno, si cimenta nella sua realizzazione. Spinto dalla passione per la ricerca intorno all’universo sacro si è imbattuto, alcuni anni or sono, nella tradizione del presepe “pasquale”. Nel tempo, è riuscito a dar vita a grandi scenografie caratterizzate anche dalla presenza di effetti meccanici in movimento. Tra stati emozionali e desiderio di creare nuovi e sorprendenti allestimenti, Modestino Iannone ha constatato che quest’antica tradizione sta ritornando in voga in molte case di privati, sempre più intenzionati a rinnovare lo spirito del mistero e della passione di Cristo.
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