Il solstizio d’estate e giochi di luce, da Stonehenge a Caserta

Il solstizio d’estate e giochi di luce, da Stonehenge a Caserta

Tiziana Barrella

– Anticamente i custodi dei solstizi, i giorni dell’anno in cui la luce del sole aumenta o diminuisce per via dell’inclinazione dell’asse terrestre, erano Giano, per il solstizio di inverno del 21 dicembre e Summanus (Sommano) che nella mitologia etrusca e poi romana, si festeggiava il 21 giugno attraverso offerte e sacrifici animali. La leggenda vuole che nel 197 a.C. la statua del dio dei tuoni e dei fenomeni atmosferici presente nel tempio eretto a suo nome, venisse colpita da un fulmine cadendo poi nel fiume Tevere. Davvero interessante è però pensare come fin dai tempi più antichi, i nostri avi studiavano le leggi astronomiche per utilizzare i benefici della luce solare volti a valorizzare altari, pavimentazioni, icone sacre, bassorilievi e creare in ogni caso con la luce che penetrava attraverso rosoni, bifore, portoni, suggestivi percorsi mistici visibili unicamente un giorno all’anno, appunto il giorno del solstizio di estate. Famosa in tutto il mondo è la posizione del sole che in tale data colpisce il complesso megalitico di Stonehenge in Inghilterra, quando la luce colpisce l’altare posto al centro del cerchio di pietre; di non minore importanza sono gli effetti della luce solare del solstizio in Egitto, dove le secolari piramidi della valle di Giza e l’anello di pietre magalitiche di Nabta Playa, vengono inondate da una magica luce che rende ancora più fascinoso ciò che lo è già. Ma anche in Italia non sono da meno gli effetti della luce solstiziale su monumenti e luoghi sacri, una luce che addirittura sembrerebbe allineare ben sette santuari durante il tramonto del sole. Parliamo della famosa Linea di San Michele che include in Italia la medioevale Sacra di San Michele in Val di Susa e l’imponente abbazia di San Michele Arcangelo in Puglia. Ma anche a Roma, come in altre parti di Italia, il Pantheon durante questo giorno si rende indiscusso protagonista degli effetti della luce: un raggio di sole filtra attraverso l’occhio della cupola proiettando un fascio di luce sul pavimento di circa 9 metri di diametro (nove è il numero divino).

Ed ancora, sempre italiana è la scoperta che i leoni collocati nella facciata del celebre Castel del Monte, voluto da Federico II di Svevia, sono direzionati uno verso il sorgere del sole al solstizio d’estate, l’altro, verso il punto dove sorge al solstizio d’inverno oltre al fatto ovviamente che solstizi ed equinozi creano dei suggestivi giochi di ombre grazie anche alla sua unica e celebre pianta ottagonale. A Napoli, durante il solstizio, al Maschio Angioino i raggi del sole penetrano dal finestrone a ovest della Sala dei Baroni dando vita al fenomeno che è stato chiamato con il nome il Libro della Luce, fenomeno voluto da Re Alfonso D’Aragona. A Caserta, nella famosa Reggia, un’ipotesi degli effetti della luce solare che si verificherebbero nella data odierna avverrebbero nella celebre Aperia, struttura piuttosto singolare e in cui l’ingresso principale dalla forma perfettamente circolare è stato battezzato nel testo culture esoteriche e significati nascosti, i segreti della Reggia di Caserta, proprio la porta del sole. Da tale varco la luce penetrerebbe in un modo specifico illuminando la statua delle dea Cerere, attualmente posizionata al centro  della struttura.

Immagini di Eleana Zaza e Tiziana Barrella

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Avvocato del Foro di Santa Maria Capua Vetere. Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Giuridico Italiano. Segue numerose attività formative per alcune Università italiane. Svolge docenza e formazione per enti pubblici, privati e università. Profiler e studiosa di criminologia e psicologia comportamentale, nonché specializzata già da anni, nello studio della comunicazione non verbale e del linguaggio del corpo, con una particolare attenzione rivolta al significato in chiave criminologica delle azioni eterolesive ed autolesive, necessarie per la redazione di un profiling.

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