“Io vivo per te”, vince a Toronto il corto del Collettivo Paula
-“Io vivo per te” vince in Canada. Dopo la menzione speciale di “Best women’s short film” in India, il cortometraggio sul Gaslighting di Rita Raucci, scritto con Claudio Lombardi e Paolo Mazzarella e per la regia di Gaetano Ippolito, ha ottenuto il premio “Best sound & music” al Black & White Film Festival di Toronto. Le reazioni del pubblico, «Film fantastico», «Opera eccellente», «Geniale», raccolte dalla piattaforma Wild Sound (https://bit.ly/3FeUtgN), esaltano diversi aspetti dell’opera: un riconoscimento importante per il Collettivo Paula di Caserta e per il gruppo di lavoro, che chiude un 2021 straordinario. Interpreti del film, la stessa Raucci e, nei panni del gaslighter, Peppe Romano. Firma la fotografia Damiano Errico, le riprese e il montaggio sono di Luigi Nappa, le musiche originali di Mauro Falardo, il suono di Fabio Sorrentino. «Il successo, inaspettato, di “Io vivo per te” dimostra che verso la violenza psicologia non c’è semplice curiosità, ma attenzione vera. Quello della manipolazione e dell’abuso mentale nei rapporti interpersonali è un rischio concreto che travalica il genere, il ceto sociale e il grado culturale delle vittime», dichiarano gli autori.
Esistono forme di violenza che non sfociano in un contatto fisico, che non sono l’esito di un’aggressione. Sono forme infide, insidiose, fatte di lunghi silenzi e di parole che feriscono, pungenti e subdole; che minano l’anima, fino a indurre nella vittima il pensiero di essere “sbagliati”, facendo crollare ogni sicurezza verso di sé e verso ciò che la circonda. Il Gaslighting è una di queste ed è, per giunta, una grave violazione dei diritti umani. Si esprime attraverso una manipolazione mentale insidiosa e costante; può manifestarsi in una relazione sentimentale, affettiva o professionale: non è una violenza di genere, ma le donne sono le vittime più ricorrenti. Non esistono ancora una definizione giuridica compiuta e una previsione normativa che sanzioni i comportamenti dell’abusante, né in Italia né altrove. Inoltre, la difficoltà della vittima di riconoscersi come tale e quella degli operatori sanitari, sociali e di polizia di inquadrare il tipo di violenza, favorendo, tra l’altro, la vittimizzazione secondaria, rendono complesso tracciare le dimensioni esatte del fenomeno con dati ufficiali; tanto che si parla, spesso, di “cifra oscura”. L’obiettivo, forse ambizioso, di contribuire a creare quella cultura della conoscenza, tale da far uscire dall’inconsapevole prigionia le vittime e qualificare e potenziare la rete di aiuto, ha spinto Rita Raucci, Claudio Lombardi e Paolo Mazzarella a stendere una sceneggiatura che raccontasse con il linguaggio del cinema tutte le fasi dell’abuso mentale generato dal Gaslighting.
Produzione indipendente, l’opera, già in fase di lavorazione, ha ricevuto il patrocinio morale della Presidenza del consiglio regionale della Campania, dell’Osservatorio del fenomeno della violenza sulle donne della Regione Campania, della Consulta per la condizione della donna della Regione Campania, della Commissione per l’uguaglianza dei diritti e le pari opportunità fra uomo e donna della Regione Calabria, della Provincia di Caserta e dei Comuni di Caserta e di Capodrise.
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