La Canonica. Eco-democrazia, conferenza di Sergio Messina
Claudio Sacco -Giovedì 27 febbraio alle ore 17 salirà sulla cattedra de “La Canonica Sergio Messina, avvocato casertano, per una conferenza dal titolo “Eco-democrazia. Per una fondazione ecologica del diritto e della politica”, che è anche il titolo di un libro che ha recentemente pubblicato per i tipi di Orthotes editore, Nocera inferiore (SA), 2019.
Sergio Messina ha conseguito il diploma di maturità classica presso il Liceo Classico Statale “Pietro Giannone” Caserta nel Luglio 1999. Successivamente ha conseguito presso l’Università degli studi di Napoli la laurea in Giurisprudenza, indirizzo in Diritto Civile nell’ottobre del 2006, discutendo una tesi in filosofia del diritto: “La decostruzione da pratica filosofica a pratica ermeneutica del diritto e della giustizia”, relatore il prof. Angelo Abignente.
Dopo la laurea nel 2008 ha frequentato un master di I livello in Diritto dell’ambiente presso Università degli studi di Siena, Facoltà di Giurisprudenza. Il titolo della sua tesi è stato “Il risarcimento del danno ambientale. Il passaggio dal vecchio al nuovo regime”.
Infine, nel 2017 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca (PhD) in Diritto pubblico, Teoria delle istituzioni nazionali ed europee e Filosofia giuridica, curriculum in Etica e filosofia politico-giuridica, presso l’Università degli Studi di Salerno, Campus di Fisciano (SA), Laboratorio Hans Kelsen. Il titolo della tesi di dottorato è stato ”Il concetto di democrazia ecologica nel dibattito filosofico e giuspolitico contemporaneo. Tra autorità e libertà, comunità e natura”.
Il punto di partenza della conferenza dell’avv. Messina sarà la “delimitazione” di un campo di indagine molto vasto, articolato e complesso, quello appunto della “questione ambientale”. Tale “delimitazione” in realtà serve a costituire un angolo visuale mediante il quale osservare la totalità del reale e non soltanto una parte di esso. L’ecologia non rappresenta una delle tante branche del sapere ma costituisce essa stessa un nuovo “paradigma” di interpretazione della realtà a sua volta finalizzato a un’azione che considera la cooperazione e non il conflitto tra le parti la cifra per una riarticolazione dei rapporti sociali, economici, politici e in generale umani, per una trasformazione e rigenerazione complessiva delle relazione società-mondo naturale.
A partire da un “esperimento” con gli intervenuti (disegnare e interpretare il triangolo di Walther) sarà possibile comprendere e discutere attorno ad alcune parole chiave fondamentali (entropia, sostenibilità, impronta ecologica, ecc.) che costituiranno a loro volta il perimetro di “conoscenza” entro il quale improntare un discorso che superi le etiche e le dottrine politiche “tradizionali”, per poi approdare (mediante un breve excursus sulle correnti dell’ambientalismo e dell’ecologismo) a una concezione “eco-democratica”, in cui gli interessi individuali (in special modo economici), le “competenze specialistiche” e le delimitazioni amministrative lasciano il posto ad una visione “olistica” della politica, dell’economia e del diritto per dare spazio a “pretese comuni”, “saperi profani” e “delimitazioni naturali”, che stravolgano la divisione tra saperi umanistici e scientifici, frutto di un’epistemologia improntata ancora sul persistente “dominio” del genere umano sulla natura.
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