La Materia del Gesto, Carmine Di Ruggiero al Museo Arcos

La Materia del Gesto, Carmine Di Ruggiero al Museo Arcos

Luigi Fusco

La Materia del Gesto è il titolo della personale dell’artista Carmine Di Ruggiero in programma, dal 19 febbraio prossimo, al Museo Arcos di Benevento. La mostra è a cura del critico d’arte Ferdinando Creta e nel corso del vernissage, previsto alle ore 11, interverranno anche il Presidente facente funzioni della Provincia di Benevento Nino Lombardi e il Presidente di Sannio Europa Giuseppe Sauchella. L’evento è, inoltre, promosso dalla Provincia di Benevento con il supporto di Sannio Europa. “L’esperienza artistica di Carmine Di Ruggiero – scrive Massimo Bignardi (1992) – si muove nei precisi confini disegnati da un assunto di Pascal, al quale spesso l’artista ricorre: ‘Due eccessi, escludere la ragione, ammettere solo la ragione’. Il confronto penso che si delinei nei movimenti tra luce, superficie esplosiva di colore, sostanzialmente identificabile, spesso fenomenica e la luce, lo scuro, l’assenza di colori. La ragione che trova conferma nel giorno e la notte, il luogo del sogno, dell’inconscio. La pittura di Di Ruggiero ha questo doppio canale che corrisponde, anche, al suo difficile approccio con la città, con Napoli”.

Carmine Di Ruggiero è tra le personalità più significative nell’ambito della cultura artistica meridionale, nazionale ed europea.  Si forma sotto Emilio Notte all’Accademia di Belle Arti di Napoli partecipando contestualmente alla vita artistica. Le sue prime mostre sono del 1960 alla Galleria Cancello di Bologna e del 1961 alla Galleria Traghetto di Venezia. Astrattista già nel 1952, Di Ruggiero aderisce alla cultura Informale con un gesto pittorico dinamico e veloce, sviluppato su abili accostamenti di minore o maggiore luce che gli permettono di indagare sui rapporti tra materia e forma. Nel 1964 è invitato ad esporre alla Biennale di Venezia che gli consente di accedere al mondo artistico internazionale. Nel 1976 fonda il gruppo ‘Geometria e ricerca’ con Barisani, De Tora, Piccini, Tatafiore e Testa. Oltre a numerose collettive e personali, in gallerie private italiane, espone anche in importanti spazi pubblici a Napoli come al Museo Pignatelli nel 1982 e nel 1991 alla rassegna ‘Fuori dall’ombra. Nuove tendenze nelle arti a Napoli dal 1945 al 1965’ a Castel Sant’Elmo. 

È poi tra i protagonisti della mostra itinerante “Gener-azioni” nel 1997 e della rassegna “Napoli 1950-1959” a Palazzo Diamanti a Ferrara nel 2000. Nel 2009 partecipa alla mostra ‘Tracce segniche’ insieme ad Auriemma, De Tora e Ferrenti a Castel dell’Ovo a Napoli.  Del 2018 è l’ultima mostra al Pan di Napoli a cura di Rosario Pinto. E’ stato titolare della cattedra di Pittura all’Accademia di Napoli e direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e di Napoli.  La mostra, che verrà inaugurata nel rispetto delle norme anti-Covid, sarà visitabile fino al 3 aprile

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Luigi Fusco - Docente di italiano e storia presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, già storico e critico d’arte e guida turistica regione Campania. Giornalista pubblicista e autore di diversi volumi, saggi ed articoli dedicati ai beni culturali, alla storia del territorio campano e alle arti contemporanee. Affascinato dal bello e dal singolare estetico, poiché è dal particolare che si comprende la grandezza di un’opera d’arte.

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