La Sacra Sindone nella parole di Zaccone, ruolo dell’immagine
Redazione – Nella biblioteca diocesana di Caserta si è tenuto il convegno “La Sacra Sindone. Ieri, oggi, domani”, organizzato dall’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme in previsione della Festa del Lino, ricorrente il 4 maggio. La istituì Giulio II nel 1506 approvando il culto pubblico del lenzuolo che avvolse il Corpo di Gesù. Fu scelta la data del 4 maggio perché il 3 si celebrava il ritrovamento della Santa Croce da parte di Sant’Elena, madre dell’Imperatore Costantino.
Relatore il professore Gian Maria Zaccone, direttore del Centro Internazionale di Studi sulla Sindone di Torino. A portare i saluti dell’amministrazione comunale di Caserta l’assessore alla Cultura Enzo Battarra. Presente anche il consigliere Pasquale Antonucci.
A introdurre l’evento il delegato di Caserta cavaliere colonnello Andrea Sibilio e la preside della Sezione Terra di Lavoro professoressa Marinella Tucci. Ha coordinato il grand’ufficiale avvocato Alberto Zaza d’Aulisio, presidente della Società di Storia Patria di Terra di Lavoro, ente patrocinatore dell’evento insieme col Comune di Caserta e con le associazioni “Quaderni della Campania Antica” e “Costumi Campania Antica”. A seguire la messa in Cattedrale officiata dall’arcivescovo Pietro Lagnese.
L’intervento del professore Zaccone è stato di una lucidità e di una chiarezza straordinarie. Ha affascinato l’intera sala con il racconto della Sacra Sindone, ma ha anche analizzato e sottolineato il potere evocativo di quell’immagine. Prescinendo quindi dal concetto di autenticità, che prevede studi e dimostrazioni del tutto tecniche, il professore è entrato nel merito della venerazione di un’icona che ha il potere di mettere l’osservatore direttamente in contatto con Dio.
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