La Via delle Sorgenti. Girfatti, così si fa conoscere il territorio
-È per domenica 14 maggio l’atteso appuntamento con la Randonnée La Via delle Sorgenti. L’evento cicloturistico si snoda nel Parco Regionale del Matese con i suoi bellissimi borghi, torrenti, laghi e faggi. E ancora, nel Parco Regionale di Roccamonfina e alla Foce del Garigliano. L’organizzazione è dell’associazione sportiva dilettantistica di promozione sociale Cambia, ovvero Campania Bici. Partenza e arrivo dal borgo di Pietravairano. A sostenere la manifestazione, che promuove un turismo sostenibile all’insegna della natura, è il presidente del Parco Regionale del Matese Vincenzo Girfatti.
La Randonnée La Via delle Sorgenti può essere un’occasione per sviluppare il turismo sostenibile e far conoscere il territorio dell’Alto Casertano? La Via delle Sorgenti nel Parco Regionale del Matese è una importantissima opportunità per dare occasione a chi vi partecipa di avere una conoscenza diretta del territorio e delle sue bellezze, non solo naturalistiche ma anche monumentali e storiche. Al contempo la bici, non più vista come mezzo di trasporto ma come mezzo di conoscenza, è tra le prime forme di turismo sostenibile a cui tante altre iniziative dovrebbero accodarsi. Vivere il territorio attraverso il cicloturismo permette di avere una visione differente del mondo che ci circonda, in maniera lenta e totalmente ecosostenibile».
Presidente, può essere un’occasione per creare nuove opportunità economiche e sociali? «Secondo le stime dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio ISNART, il cicloturismo nel 2022 ha generato 33 milioni di presenze, pari al 4,3% di quelle totali registrate in Italia, per un impatto economico diretto di 4,1 miliardi di euro. Partendo, quindi, da questo assunto, possiamo certamente dire che è un’occasione da non farsi sfuggire per dare, soprattutto nelle aree interne, non solo campane, l’occasione ai ragazzi dei nostri territori di rimanere nei propri paesi creandosi un’opportunità lavorativa. con sviluppo economico e miglioramento sociale di tutta l’area».
In che modo?
«Penso ad esempio alle attività collegate alle strutture ricettive, come piccole rimesse per la manutenzione delle bici, che come sappiamo la maggior parte delle volte hanno un alto valore economico, siano esse muscolari che elettriche».
Il suo impegno da presidente del Parco Regionale del Matese? «Promuovere il cicloturismo in modo sinergico con le altre istituzioni del territorio e in partenariato con le associazioni che operano nel settore, per rendere il territorio del Parco regionale del Matese una meta fissa per gli amanti della bici».
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