L’alternanza scuola-lavoro. Una opportunità
(Maria Beatrice Crisci) – Colmare il divario tra scuola e mondo del lavoro. E creare opportunità. L’alternanza scuola-lavoro è questo. Una pratica consolidata da tempo negli istituti tecnici e professionali. Introdotta dalla legge sulla Buona Scuola e obbligatoria in tutte le superiori, è sostenuta da una serie di buone azioni. Innanzitutto, colmare le distanze tra il mondo del lavoro e il pianeta scuola, affinare le competenze che arricchiscono qualunque bagaglio di conoscenze, «ripensare l’istruzione – dice la normativa – in un’ottica europea, orientare alle scelte successive».
Nel 2018 l’alternanza sarà parte integrante dell’esame di Stato. Questo, sicuramente, a dimostrazione che la scuola si propone di formare cittadini oltre che alunni. Una missione a dir poco ambiziosa che necessita di buone pratiche, che indubbiamente devono ancora essere messe a punto. L’alternanza scuola-lavoro trova comunque grande entusiasmo negli studenti che hanno così l’opportunità di cimentarsi in situazioni nuove. In banca così come nelle gallerie d’arte, nelle redazioni giornalistiche, presso le aziende, ci sono anche ambiti in rapida evoluzione che già permettono di pensare al lavoro del futuro. Infatti, tra una decina di anni nuove professioni si affacceranno sul mercato e la competenza in questo o quel settore sarà fondamentale. Intanto, i giovani lavorano in gruppo e si rivelano seri e rispettosi degli impegni che assumono. Qualcosa sta davvero cambiando? Bisogna augurarselo!
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