L’Anfiteatro Campano nel futuro, a Bari workshop sul restauro
– È in corso presso la Nuova Fiera del Levante di Bari il Salone Internazionale del Restauro “In Tour”. Un evento organizzato in edizione speciale, in quanto è la prima volta che non si svolge presso la storica sede di Ferrara. Fino al 3 settembre, all’interno del Nuovo Padiglione del Centro Congressi barese, si avvicenderanno incontri ed esposizioni sia in modalità “live&digital” che in presenza, ma soprattutto sarà possibile seguire la manifestazione on-line grazie ad una piattaforma digitale a supporto di visitatori ed espositori che consentirà al pubblico di partecipare anche in streaming. Al Salone è presente anche il Ministero della Cultura, attraverso il coordinamento del Servizio VI del Segretariato Generale, con un proprio spazio espositivo istituzionale e un ricco calendario di appuntamenti, a cura degli Istituti dello stesso Ministero, in cui verranno illustrati i vari aspetti riguardanti il restauro, i programmi di intervento, le proposte e i risultati che sono stati maturati durante il lungo periodo di chiusura dovuto alla pandemia. Al contempo, il MiC ha riservato un focus speciale alla sostenibilità, la cui pianificazione rientra nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
Anche la Direzione Regionale Musei Campania partecipa alla rassegna con l’illustrazione del progetto di restauro dell’Anfiteatro Campano. All’interno dello stand espositivo del Ministero della Cultura è stato, difatti, allestito uno spazio con immagini, video e materiale informativo riguardanti le attività di conservazione dell’antica arena sammaritana, del recupero dei suoi ambienti e del ripristino del suo impianto architettonico. Venerdì 3 settembre, dalle 10.25 alle 11.55, nella Sala MiC la Direzione regionale mostrerà anche il workshop “Progetto di restauro, valorizzazione e miglioramento della fruizione dell’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere”. All’evento, che potrà essere seguito anche in streaming, parteciperanno il Direttore Regionale Musei Campania, Marta Ragozzino, e il Direttore dell’Anfiteatro Campano, Ida Gennarelli. Gli altri relatori saranno Paolo Mascilli Migliorini, Architetto – già Direzione Regionale Musei Campania, Renata Picone, Direttore Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio – Università degli Studi di Napoli Federico II, Heinz – Jurgen Beste, Responsabile scientifico DAI – Istituto Archeologico Germanico di Roma, Luigi Veronese, Ricercatore di Restauro – Dipartimento di Architettura – Università degli Studi di Napoli Federico II, e Michele Candela, Ingegnere progettista di restauri strutturali.
L’Anfiteatro campano è stato interessato da numerosi interventi di restauro, di cui sono rimasti i segni nella sua struttura. Tuttora sono riscontrabili i lavori effettuati nella prima metà dell’Ottocento, così come quelli che sono stati svolti in tempi abbastanza recenti, e ben presto tali tracce saranno oggetto di seminari formativi e di percorsi didattici. L’attuale restauro prevede, invece, il consolidamento delle strutture con tecniche ecosostenibili e non invasive, analoghe a quelle originarie, e impiega, in maniera aggiornata, criteri tradizionali compatibili con l’intero monumento.
L’obiettivo principale consiste nel facilitare la lettura dell’articolata compagine architettonica che, nonostante le trasformazioni e le distruzioni avvicendatesi nel tempo, è riuscita a conservare l’aspetto austero e i tratti più caratterizzanti il suo sviluppo architettonico. L’analisi dei sotterranei ha, inoltre, impegnato e stimolato il gruppo di progettazione. Per questi spazi, ben conservati, dove si allestivano le scene e i macchinari per gli spettacoli, è stato proposto un progetto basato sulla narrazione di alcuni materiali, i cui dettagli possano coinvolgere visivamente ed emotivamente il pubblico.
Al riguardo, sono state studiate soluzioni che consentano l’accesso a tutti, anche alle persone più fragili, attraverso l’ausilio di un elevatore, completamente reversibile, posto in corrispondenza della porta settentrionale. Un altro “ascensore”, realizzato in chiave didattica, collegherà, poi, l’arena ai sotterranei. Tramite questi due sistemi sarà possibile comprendere il meccanismo di sollevamento delle gabbie che permettevano a belve, gladiatori e scenografie di comparire, improvvisamente e simultaneamente, nell’arena. L’intervento di restauro è stato ideato per favorire la completa fruizione del monumento in piena sicurezza e consentirà a tutti i visitatori di percorre zone oggi in parte negate, rispondenti ai sotterranei e alla cavea, permettendo così di vivere un’esperienza completa.
Il percorso di visita si snoderà da Piazza Adriano sviluppandosi, poi, nell’ampia area archeologica che include altri reperti della città romana. Al contempo, sarà possibile rinvenire il nesso tra i due anfiteatri, posti a pochi metri di distanza l’uno dall’altro, quali l’arena di età tardo repubblicana, da cui partì la rivolta di Spartaco, e l’Anfiteatro Campano vero e proprio, costruito in età Flavia su modello del Colosseo.
Per seguire il programma del convegno basterà consultare il sito https://www.salonedelrestauro.com/programma/, mentre per visualizzarlo in diretta streaming bisognerà cliccare su https://salonedelrestauro.meeters.space/. Obbligatoria è, poi, la registrazione, anche per ricevere i pass per accedere alla fiera, che può essere effettuata attraverso il link https://salonedelrestauro.meeters.space/sign-up. Per chi vorrà accedere in presenza alla manifestazione, in virtù delle recenti norme anti-covid, dovrà essere munito di Certificazione verde Covid-19 o dovrà aver effettuato un test molecolare con risultato negativo almeno 48 ore prima.
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito https://www.salonedelrestauro.com/.
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