L’arte sperimentale si fa largo con MontesantoArte
Mario Caldara
– L’arte è una delle componenti più belle che appartengono al genere umano. È definibile come la summa di tutte le bellezze umane, partorite dall’intelletto e dall’animo. In quanto tale, l’arte ha bisogno di essere supportata da basi solide, da progetti e dal coraggio, spesso messo da parte per essere indirizzato verso lidi ritenuti più sicuri dalla società odierna. Montesantoarte, però, si pone tra quei progetti che vogliono segnare un cambio di tendenza, che non ci stanno a vedere l’arte relegata a ultima ruota del carro e, quindi, bistrattata, come fosse un’astrattezza che non porti alcuna utilità alla vita. Promosso dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Montesantoarte si articola in sei mesi per quattro residenze d’artista al Q.I.-Quartiere Intelligente. Mariangela Bruno, Francesca Borrelli, Elena Mazzi, Valentina Miorandi sono le quattro giovani artiste italiane protagoniste, insieme al loro talento, di questo il primo programma di residenza d’artista che va da settembre 2017 a marzo 2018. Gli spazi del Quartiere Intelligente (una piattaforma multi-progetto di rigenerazione urbana fondata nel 2013 nel centro storico di Napoli lungo le scale monumentali di Montesanto) diventano così terreni fertili per contaminazioni artistiche e intellettuali e per il confronto diretto con artisti e professionisti del settore culturale. Il cuore pulsante del progetto è la sperimentazione con una costante ricerca sul rapporto tra natura e cultura attraverso differenti linguaggi, quali arti visive (video o performance), architettura, design, gardening e autocostruzione. Il fine di tale ricerca è la creazione di collegamenti tra le discipline e, così facendo, generare contaminazioni tra esse. Vi è così una sorta di arricchimento di tutti gli aspetti che compongono il favoloso mondo dell’arte, che, entrando in contatto con la comunità di riferimento, hanno la capacità di produrre buone pratiche di vivere civile, sperimentazioni artistiche esportabili e replicabili anche in altri contesti. Durante le residenze è in programma la promozione delle attività svolte dalle artiste sul territorio, che avverrà attraverso incontri pubblici e workshop. Al termine del progetto, a marzo 2018, il pubblico potrà assistere alla presentazione delle opere sviluppate e prodotte nel corso dei sei mesi di residenza. Sperimentazione e promozione sono aspetti necessari affinché l’arte del nostro tempo possa rilanciarsi, trovando il giusto incoraggiamento e il palcoscenico più adatto. Montesantoarte è questo: crede negli artisti, li sostiene, fa in modo che possano esprimersi. E, in fondo, questo è tutto, affinché si possano partorire perle d’arte.
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