Leo Gassmann con Ciro Santangelo. Che foto di nonno Vittorio!
Maria Beatrice Crisci – Suo nonno Vittorio è stato tra i protagonista di uno dei Festival più longevi della Campania, il Settembre al Borgo. E lui Leo Gassmann, figlio di Alessandro, l’altro giorno proprio a Caserta, al dipartimento di Scienze Politiche della Vanvitelli, ha ricevuto il premio Vanvitelliana 2024. A margine dell’iniziativa un fuori programma piacevole. Un omaggio a Leo da parte del fotografo casertano Ciro Santangelo. Una copia del suo libro “I miei occhi raccontano”. Una copiosa raccolta di scatti di scena dal 1981 al 2021. Un percorso che attraversa quarant’anni di storia dello spettacolo e della città di Caserta con fotografie che ritraggono artisti del calibro di Proietti, Morricone, Bollani, Giannini e Bosso. E appunto il grande Vittorio Gassmann. «Che bello!», ha esclamato Leo. «Il ricordo di mio nonno è frammentato, ero molto piccolo quando è andato via. Però il bello di avere un nonno così grande e oggi questa cosa bellissima ti fanno ricostruire l’immagine di un grande attore e di una grande persona che ha cambiato l’Italia in meglio attraverso le sue storie e i suoi personaggi e la sua preparazione. Sono molto felice di questa sorpresa».
Il critico d’arte Enzo Battarra, nella prefazione al libro, scrive: «Ciro Santangelo, in questi suoi primi quaranta anni di professione, ha scattato foto a mostri sacri dello spettacolo sui palcoscenici della città medioevale di Casertavecchia, su quelli della colonia utopica di San Leucio, su quelli del monumento sontuoso del palazzo vanvitelliano».
About author
You might also like
Da Capodichino alla Reggia di Caserta. In autobus di linea
(Redazione) – È stato lo stesso Mauro Felicori ad annunciarlo dall’alto del suo social network preferito, Facebook. Il Direttore generale della Reggia di Caserta ha così postato: “Un’altra buona notizia
Racconti dalla Reggia di Caserta, al via il progetto Memex
Luigi Fusco -La Reggia di Caserta insieme ad ECCOM, organizzazione che opera nel settore culturale per promuovere l’inclusione sociale, offrirà a venti abbonati del plesso museale over 60 cinque incontri