Madonna del Carmelo, a Capua solenni preparativi in corso

Madonna del Carmelo, a Capua solenni preparativi in corso

Luigi Fusco

-Sono in fibrillazione i confratelli della Congrega di Maria SS. del Carmine di Capua nell’attesa delle celebrazioni mariane che culmineranno il prossimo 16 luglio.  Grande aspettativa c’è soprattutto per la solenne processione dell’effige della Madonna che, dopo due anni di restrizioni dovute al covid-19, riprenderà, proprio nel giorno della sua festività, il suo cammino per le strade del centro storico della città venendo sostenuta dall’accollo prestato dai fratelli dell’Associazione Accollatori Capua. 

Fino al 15 luglio, intanto, presso la sede della confraternita, sita nella chiesa di San Salvatore Piccolo, si svolgerà il novenario in onore della Vergine del Carmelo, con la recita del Santo Rosario, alle 8.15 del mattino, e la Celebrazione Eucaristica, prevista alle 19.00. Domenica 17, sempre alle 19.00, ci sarà, infine, la messa dedicata alle consorelle e ai confratelli defunti. Il culto della Madonna del Carmelo è molto sentito a Capua e la sua venerazione è secolare. 

Come ricordano gli stessi sodali della Confraternita: “da oltre settecento anni la devozione nata sulle pendici del Monte Carmelo in Palestina, si diffonde e porta i suoi benefici in ogni angolo del mondo attraverso la pia pratica dello Scapolare. Suggerito dalla Madonna a San Simone Stok ed esteso da Papa Benedetto XII a tutta la chiesa con l’istituzione della Memoria, lo Scapolare è il segno di un particolare legame che unisce a Maria e ai suoi figli Carmelitani nel percorso di santità che conduce al Cielo”.

Non solo fede, ma anche tanta storia. Difatti, la chiesa di San Salvatore Piccolo è tra le più antiche di Capua, in quanto fondata tra i secoli X-XI. Come riportato da Francesco Granata, storico vissuto nel XVIII secolo, nel 1116 divenne di pertinenza del monastero di San Giovanni delle Dame Monache grazie alla donazione fatta dall’allora arcivescovo capuano Senne alla badessa Gemma Tocco. 

Sull’architrave del portale di ingresso della medesima chiesa è ancora visibile un’iscrizione di età medievale avente il seguente testo: LUSISA DAT VERE LUCI QUAM CERNITIS EDEM LUCI SUI ET MEMERE / TUR SUMERE SEDE DU SITIT HANC SEDE TEMPLU IUBET HOC FABRICARE MENTE SEU / METUIT MEC MENS SUA DISCREPATARE SE DUX SUME POLI CUI CEDUIT OMIA SOL. Notevole è poi il gruppo scultoreo della Madonna del Carmelo che tuttora viene portato in processione. Di fattura settecentesca, la Vergine e il Bambino hanno sul capo corone dorate e indossano abiti in seta ricamati. L’intera effige è da ritenersi un vero e proprio capolavoro di statuaria devozionale di ambito campano.

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Luigi Fusco - Docente di italiano e storia presso gli Istituti Superiori di Secondo Grado, già storico e critico d’arte e guida turistica regione Campania. Giornalista pubblicista e autore di diversi volumi, saggi ed articoli dedicati ai beni culturali, alla storia del territorio campano e alle arti contemporanee. Affascinato dal bello e dal singolare estetico, poiché è dal particolare che si comprende la grandezza di un’opera d’arte.

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