Madonna del Carmine, Capua si prepara ai festeggiamenti
-Come da tradizione, il 16 luglio sarà festa a Capua in onore della Madonna del Carmelo. Anche quest’anno la Confraternita di Maria Santissima del Carmine non ha fatto mancare il secolare appuntamento con la Vergine tributandole messe, orazioni e suppliche in concomitanza del novenario che precede le celebrazioni vere e proprie che culmineranno il prossimo 16 luglio.
Ad affiancare i confratelli nei preparativi dei festeggiamenti è stato ancora una volta il Comitato Esterno Maria Santissima del Carmine, a cui si deve l’organizzazione della musica bandistica e il tanto attesto spettacolo piromusicale.
Nella giornata di domenica, alle 18,30, presso la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo si terrà la Messa Solenne a cui seguirà la processione della sacra effige mariana per le strade del centro storico di Capua grazie all’accollo dei “fratelli” dell’Associazione Accollatori di Capua.
Il culto della Madonna del Carmelo è molto sentito nella cittadina capuana e la sua venerazione è secolare.
Come ricordano gli stessi sodali della Confraternita: “da oltre settecento anni la devozione nata sulle pendici del Monte Carmelo in Palestina, si diffonde e porta i suoi benefici in ogni angolo del mondo attraverso la pia pratica dello Scapolare. Suggerito dalla Madonna a San Simone Stok ed esteso da Papa Benedetto XII a tutta la chiesa con l’istituzione della Memoria, lo Scapolare è il segno di un particolare legame che unisce a Maria e ai suoi figli Carmelitani nel percorso di santità che conduce al Cielo”.
Non solo fede, ma anche tanta storia. La devozione alla Madonna del Carmine è strettamente legata alla frequentazione della Chiesa di San Salvatore Piccolo, fondata tra i secoli X-XI.
Secondo le fonti in possesso, la stessa fabbrica nel 1116 divenne di pertinenza del monastero di San Giovanni delle Dame Monache grazie alla donazione fatta dall’allora arcivescovo capuano Senne alla badessa Gemma Tocco, mentre nel Settecento venne sottoposta ad una serie di interventi che ne modificarono notevolmente la struttura.
Sull’architrave del portale di ingresso è ancora visibile un’iscrizione di età medievale avente il seguente testo: LUSISA DAT VERE LUCI QUAM CERNITIS EDEM LUCI SUI ET MEMERE / TUR SUMERE SEDE DU SITIT HANC SEDE TEMPLU IUBET HOC FABRICARE MENTE SEU / METUIT MEC MENS SUA DISCREPATARE SE DUX SUME POLI CUI CEDUIT OMIA SOL.
Notevole è infine il gruppo scultoreo della Vergine del Carmelo che tuttora viene portato in processione.
Di fattura settecentesca, la Madonna e il Bambino hanno sul capo corone dorate e indossano abiti in seta ricamati. L’opera, nel suo insieme, è da ritenersi un vero e proprio capolavoro di statuaria devozionale di ambito campano.
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