Maestri del Lavoro, incontro con il prefetto di Caserta Castaldo
(Comunicato stampa) -Il prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo ha incontrato nel pomeriggio di giovedì alcuni componenti del consiglio direttivo del Centro Studi ed alta formazione mastri del lavoro operante sul territorio da cinque lustri per assolvere il proprio magistero. L’attività è prevista dalla legge istitutiva dell’onorificenza.
Un incontro istituzionale che si si è svolto all’insegna della massima cordialità e simpatia. Il prefetto è stato messo a conoscenza della mole di lavoro che, come volontariato, svolgono i numerosi membri del sodalizio e che provengono principalmente dal mondo dell’industria, dal ministero della pubblica istruzione e da tutte le attività produttive private.
In particolare si sono affrontate le vicissitudini e le difficoltà del Museo Dinamico della tecnologia A. Olivetti nato nel lontano 2014 grazie alla volontà del presidente della provincia dell’epoca che volle fare della prestigiosa Villa Vitrone, tutelata dalla sovraintendete dei beni culturali, un polo culturale e la sede dell’assessorato al Cultura della provincia.
Un luogo da mettere a disposizione del mondo accademico sociale e degli studenti. Purtroppo con alternarsi delle amministrazioni il Polo è stato del tutto abbandonato. Resta il museo Olivetti gestito grazie all’attività dei maestri del lavoro. Purtroppo non si conosce dove sono finiti il museo dello sport, la prestigiosa biblioteca Nino Cortese che contava oltre diecimila volumi.
“Nonostante le grandi difficoltà logistiche – ha illustrato il presidente del CeSAF Maestri del Lavoro Mauro Nemesio Rossi – il museo Olivetti ha continuato la sua attività sia con le scuole, con l’Università e le aziende del territorio. Abbiamo orientato con seminari, convegni corsi e master centinaia di giovani e messi in contatto anche con il mondo del lavoro, al fine di tenere alta la nostra missione ed il prestigio del museo. Un unicum in tutta l’Italia meridionale, e secondo nel mondo dopo quello di Ivrea. Siamo da Lei non certo per parlare del passato ma dei programmi futuri, e degli ultime convenzioni di partenariato con l’università Vanvitelli dipartimento di economia. Intesa che prevede l’istituzione di premi per le migliori tesi del dipartimento e il “Museo Diffuso” dove molti reperti saranno visibili presso la biblioteca di economia di Capua. Si organizzeranno master riguardanti l’organizzazione aziendale, la storia della
Olivetti nonché l’industrializza di Terra di lavoro negli anni settanta del secolo scorso che per questo fu definita la Brianza del Sud. Il prefetto ha dato la disponibilità del suo gabinetto e si è dichiarato pronto a partecipare ai corsi ed ai seminari che il museo organizzerà il futuro.
Il CeSAF ha regalato al prefetto i libri editi dal museo tra questi: “Alvignano ed il suo arciprete”, “Maestri del lavoro In Camicia nera“ ed una copia anastatica dello Statuto di San Leucio, la delegazione del era composta dal mdl Angelo Iovinella, dal segretario del CeSAF mdl Giovanni Izzo e dal mdl Oreste Manzella.
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