Martedì in Albis, tutta Bellona va a Santa Maria di Gerusalemme
-Nonostante il covid e le restrizioni dovute agli ultimi dpcm, non mancheranno a Bellona, per il Martedì in Albis, le solenni celebrazioni liturgiche in onore di Maria Santissima di Gerusalemme, il cui culto è antichissimo. Risalgono alla fine del secolo IX le prime testimonianze riguardanti la devozione verso questa singolare figura mariana, le cui vicende si intrecciano con quelle della prima crociata, inaugurata nel 1096, in Terra Santa, ma anche con quelle politico-religiose della vicina città di Capua.
Al riguardo, secondo la tradizione, Riccardo II, principe capuano, non potendo unirsi agli altri nobili in cammino verso Gerusalemme, in quanto impegnato nell’assedio posto al suo dominio da Landone conte di Teano, spinto da sincera pietà cristiana decise di far erigere sulla cima del vicino Monte Rageto, nome derivante da un’antica sorgente d’acqua, una piccola chiesa dedicandola a Sancta Jerusalem. La costruzione di questa fabbrica sacra avvenne dopo il successo contro Landone, ma, soprattutto, per onorare la liberazione della Terra Santa. Per quanto fortunata dal punto di vista devozionale, la chiesa, per lungo tempo, venne abbandonata a sé stessa e il suo primo restauro venne effettuato soltanto agli inizi del Quattrocento. Contestualmente, venne affrescata al suo interno la prima iconografia del territorio casertano della Panagia Ierosolymitissa Ιεροσολυμίτισσα, Vergine di Gerusalemme tutta Santa, con in grembo il Bambino e una lunga croce sostenuta come una sorta di vessillo.
Dopo un secolo, il piccolo edificio venne nuovamente ristrutturato per volere di Antonia Fusco, a cui era apparsa la Vergine più volte in sonno. Sia il ripristino della chiesa sia la fortuna dell’iconografia mariana, fecero diventare il Monte Rageto un vero e proprio luogo di pellegrinaggio, venendo chiamato dai numerosi fedeli del piano monte di Gerusalemme, ancora oggi visto come un luogo carico di bellezza e di fascino sia storico che religioso.
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