Medievalia 2016, ritorno al passato con occhio al futuro
(Mario Caldara) – Prendono il via oggi i tre giorni (2, 3, 4 settembre) di full immersion nel passato per il Borgo di Faicchio, paesino in provincia di Benevento. Un ritorno al passato, al periodo medievale per la precisione, come chiaramente fa intendere il titolo della manifestazione. Medievalia, quest’anno, è alla sua terza edizione, e, ultimati i preparativi con i turisti in trepidante attesa, il piccolo borgo è pronto a mettere in moto la macchina del tempo. Il centro storico sarà luogo di numerosi spettacoli e di costumi medievali. Dalla cavalleria agli arcieri, dagli sbandieratori ai giullari, passando per giocolieri e musici. Si preannuncia uno spettacolo mozzafiato, contornato dalla suggestione delle luci, dal fascino del Castello e dei vicoli. Una festa caratterista del luogo, il cui programma si suddivide nei tre giorni e che vede, tra le tante opportunità d’intrattenimento, un corteo e cerimoniale d’apertura, giochi, come il tiro con l’arco, le esibizioni degli sbandieratori, falconieri e i Diavoli Rossi, banchetti nei giardini del Duca, il corteo con cavalli e cavalieri, concludendosi tutto con la cerimonia di chiusura ed altre esibizioni in costume. Sentir parlare di feste, oggi, trascorsi pochi giorni dalla tragedia del centro Italia, colpito dal terremoto, può far storcere il naso a molti. La vita va avanti, è vero. A volte, però, soprattutto durante un lutto nazionale, è giusto che ci si fermi un attimo per rispetto di chi poteva e aveva voglia di vivere. È altrettanto giusto non fermarsi del tutto, guardare avanti, vivere pienamente, perché anche questo è un modo per rispettare le vite altrui spezzate, con un pensiero alla tragedia che non può essere dimenticata. Medievalia non si ferma, ma non sarà solo festa e giochi. Ricorda quelle vite spezzate e non dimentica i sopravvissuti, ora in condizioni difficili, con alloggi di fortuna, che non devono e non possono bastare. Guarda alla tragedia cercando di sensibilizzare gli animi degli spettatori, che, in questi tre giorni, attraverso dei salvadanai posti nei giardini del Duca, potranno fare una donazione, destinata alle popolazioni colpite dalla tragedia. E così come Medievalia, se tutti i cittadini italiani dessero un proprio piccolo contributo, non si cancellerebbe la tragedia, ma quantomeno si ridarebbe la possibilità a chi si è visto risucchiare dal vortice della sfortuna di ricominciare in modo dignitoso.
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