Mesolella, il Quartiere palcoscenico per grandi eventi
(Enzo Battarra) – Il Quartiere Militare Borbonico appare come un castello incantato. Il rigore della struttura architettonica, la sua maestosità sono infranti dai colori vivaci, accesi, delle sculture di plastica della Cracking Art. Grandi chiocciole e rane attaccate alle pareti, mentre suricati, lupi e pinguini sono disposti come vigili sentinelle della struttura, figure accoglienti e rassicuranti per il pubblico.
Questa l’atmosfera magica che si vive all’Artestate di Casagiove, con le luci che sottolineano i dettagli costruttivi dell’edificio borbonico e poi si restringono a illuminare con irriverenti giochi d’ombre le simpatiche creature.
A tutto ciò Fausto Mesolella ha aggiunto la sua magia, quella della sua chitarra. Le note cristalline, pure, taglienti come rasoi, hanno riecheggiato nel cortile del Quartiere, creando sonorità avvolgenti, coinvolgenti, a volte sconvolgenti. Con lui gli altri componenti del gruppo, bravi ad aggiungere ulteriori professionalità ma soprattutto sensibilità aggiuntive, in un turbinio di emozioni e di delicati fraseggi.
Questo il concerto di Fausto Mesolella, che ha attinto dal suo ampio repertorio di brani storici, scritti da lui e magari interpretati da altri, ma che ha anche proposto pezzi musicali di straordinaria notorietà. Uno fra tutti “Samba pa ti” in una versione rivisitata e aggiornata.
Fausto Mesolella sul palco è un guru, un centro di gravità permanente. La sua espressione profetica trova nella chitarra uno strumento parlante. Ma parla anche Mesolella. E durante il concerto, guardando un pubblico che ordinatamente aveva occupato tutti i 450 posti a sedere, guardando le luci che disegnavano storie, guardando gli animali della Cracking Art, ha espresso tutto il suo apprezzamento per una location incantevole. E soprattutto è rimasto colpito dall’acustica del cortile, perfetta. Se ci fosse l’opportunità di coprire le zone scoperte con una struttura di plexigass, questo spazio diventerebbe un vero e proprio teatro, dove poter proporre spettacoli anche d’inverno, E qui il maggiore complimento: “In questo luogo, così bello, così ricco di storia, devono salire sul palco solo grandi artisti, i quali sarebbero onorati e felici di potersi esibire all’interno di questa architettura”.
È una sfida che va raccolta…
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