Messa all’alba e processione, Caserta è la città di Sant’Anna
Maria Beatrice Crisci – Gremitissima piazza Sant’Anna dalle primissime ore di questa calda domenica di luglio. Caserta festeggia la sua santa patrona. È Sant’Anna. Il 26 luglio è stata la sua festa. Le celebrazioni sono andate avanti in questi giorni, ma oggi domenica 28 luglio il momento clou. Come tradizione alle 6 di stamattina la Messa del Saluto, annunciata dal suono delle campane e dal lancio di bombe carta, celebrata in piazza da monsignor Pietro Lagnese, vescovo di Caserta, e concelebrata dal parroco e rettore del Santuario di Sant’Anna don Andrea Campanile, dai collaboratori e confessori del Santuario e altri sacerdoti della Diocesi. Con i fedeli, poi, il sindaco Carlo Marino, il vicesindaco Emiliano Casale e l’assessore alla Cultura Enzo Battarra, il consigliere provinciale e comunale Massimo Russo in rappresentanza della Provincia, il consigliere comunale Michele Picozzi. Il comandante della Polizia locale Antonio Piricelli e una rappresentanza del Corpo con il gonfalone della città. Ospite il sindaco di Afragola Antonio Pannone. Il vescovo Lagnese nel commentare la lettura del Vangelo della giornata di oggi, il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, ha invitato all’accoglienza, a condividere con gli altri quel che si ha.
Dopo la Messa, conclusa con la benedizione, la processione per le strade della città, a iniziare da via Vico. Nel pomeriggio la messa alle 17 nel Santuario di Sant’Anna celebrata dal rettore don Andrea Campanile. Alle 18 la solenne processione con l’effigie portata a spalle dai soci dell’associazione cattolica Accollatori di Sant’Anna, con i loro colori giallo-verdi. Nella cultura popolare, nella fede più viscerale della città di Caserta, è Sant’Anna la protagonista, la taumaturgica. La passione nasce nell’antico quartiere della Santella, in quello che un tempo era il Villaggio Torre, il primo segmento della Caserta nel piano. In realtà Santella è la deformazione di “Sant’Elena”, dal nome della chiesa e della strada, oggi via Ferrante, che vi conduceva. Ma proprio in via Ferrante c’è una corta traversa, viella Salomone, che è l’epicentro del culto della santa “vecchiarella”, Sant’Anna appunto. Lì c’è un’edicola che viene apparata a festa in occasione della ricorrenza.
La festa di Sant’Anna, con le sue luci, i suoi festoni, il palco, le bancarelle, assegna a Caserta il suo status meridionale, le ricorda di essere una provincia del Sud, con le sue tradizioni, i suoi sentimenti, i suoi credo. Il rito sacro si consumerà, ma lascerà in ognuno una ventata di spiritualità frammista a quel sentimento laico capace di mescolare le pratiche religiose con quella dimensione pagana che persiste e persisterà. I festeggiamenti per la Santa Patrona termineranno domani lunedì 29 luglio. Alle 19 la solenne celebrazione eucaristica presieduta dal rettore del Santuario don Andrea Campanile.
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