Metti una sera a cena. Incontro di Vino, il Civico 44 con i piatti dello chef made in USA
(Enzo Battarra) – L’estate è la stagione delle scoperte. Sarà il caldo, sarà il desiderio di evadere, sarà una maggiore disponibilità di tempo, certo è che con la calura si cercano percorsi nuovi, luoghi da visitare, attraversamenti urbani. Il tutto per provare ulteriori emozioni e per conoscere novità non ancora sperimentate. Ebbene, capita così che una sera, un venerdì sera, mentre molti sono partiti per i lidi balneari per le ferie o quanto meno si sono organizzati per il weekend, venga l’idea di rendere visita a un ristorante di cui si è sempre sentito un gran bene, ma che non si è mai avuto l’opportunità di accedervi.
Ecco allora l’appuntamento al ristorante casertano Incontro di Vino. Ma, si dirà, esiste dal primo marzo 2002! Ebbene, può capitare che, per strani giochi di casualità o per manifesta pigrizia, si finisca per frequentare sempre gli stessi locali e si trascurino colpevolmente altri. E l’estate è appunto la stagione per riparare a qualche torto. È come capitava, quando si era ragazzi, di sfruttare i mesi di luglio e agosto per vedere i film che erano sfuggiti durante la programmazione invernale.
Ebbene, Incontro di Vino sia sull’insegna sia sul proprio sito porta la denominazione “osteria-vineria”, ma è un piccolo vezzo. In realtà, è a tutti gli effetti un ristorante, un signor ristorante. La sua collocazione distante dal centro di Caserta ne fa una sorta di area franca, di oasi cittadina.
Ad accogliere il cliente con grande affabilità e cortesia è il patron Alessandro Ricciardi. Si vede che ha esperienza, si vede che sa misurare il rapporto con il cliente. In sala, prima di riprendere il lavoro ai fornelli, si aggira anche lo chef Antonio Santonastaso. È un professionista, ma è soprattutto una persona interessante, con la sua lunga militanza statunitense trasportata e mutuata nella realtà territoriale casertana.
Gli antipasti sono ammalianti, ricchi di sapori nostrani, ma hanno tutti un tocco innovativo, un’inventiva. È così per il baccalà ai ferri, per la zuppa di ceci, per i fiori di zucca ripieni di ricotta, la mortadella alla brace.
Come primo piatto, su proposta dello chef, ecco arrivare i rigatoni sciué sciué, termine tradizionale napoletano che dà bene l’idea di una preparazione semplice e veloce. Il che non contrasta con la qualità e con il gusto. Anzi! L’attenzione è quella di portare a tavola il grattugiato sia di parmigiano che di pecorino. Così è il cliente a scegliere.
A questo punto si dovrebbe tornare indietro e fare una premessa. Si era deciso di bere un vino bianco. E che bianco! Il Civico 44 di Tenuta Fontana, ossia l’asprinio di Aversa nella sua massima declinazione. Ora, con un bianco così, si può mangiare ciò che si vuole. La sua struttura robusta permette di abbinare anche un piatto di carne. E così è stato.
La grigliata ha trionfato sulla tavola. E come golosità le patatine chips preparate dal ristorante e servite calde calde nei cestelli.
La tagliata di frutta ha trovato una declinazione estetica in una “torta” di anguria tempestata da un mix di affettati.
I dolci? Raffinatissimi. Dalla scomposta siciliana al tiramisù al pistacchio, passando attraverso altre golosità, comprese le delicatezze finali.
Con questo cibo e con il Civico 44 l’incontro di vino c’è stato, divino incontro.
@EnzoBattarra
About author
You might also like
Elena Sofia Ricci al Teatro Comunale di Caserta
Maria Beatrice Crisci – In scena al Teatro Comunale di Caserta uno dei capolavori del teatro di Williams “La dolce ala della giovinezza”: a vestire i panni della protagonista è
Messa in sicurezza al Pizzi di Capua, il liceo consolida la storia
Luigi Fusco – Nell’ambito del programma di “messa in sicurezza” delle scuole superiori della provincia di Caserta, promossa dal Ministero dell’Istruzione, è compreso anche il Liceo Statale “Salvatore Pizzi” di
Suor Rita Giaretta, la cittadinanza onoraria della sua Caserta
Maria Beatrice Crisci La notizia circolava da un po’ in città, poi l’ufficializzazione. Il Consiglio comunale di Caserta ha approvato all’unanimità dei presenti una delibera con la quale viene concessa la cittadinanza