Mostre, Giovanni Tariello pianta il suo albero al Vovo Pacomio
-«Giovanni Tariello è l’albero». Così scrive il critico Enzo Battarra nel testo di presentazione della mostra di Giovanni Tariello. Il vernissage si è tenuto al Vovo Pacomio nel cuore del centro storico di Caserta. Ospite d’eccezione l’attore Roberto De Francesco che ha letto una poesia di Donato Cutolo. La fisarmonica di Stefano Petriccione ha reso l’atmosfera ancora più suggestiva. Tutto naturalmente si è svolto nel rispetto delle norme anti-covid. Enzo Battarra scrive: «Giovanni Tariello è l’albero. È la quercia dalle forti radici capaci di inoltrarsi nel suolo, di pervadere il terreno, di legarsi alla storia, trovando nutrimento e diffondendo vita. Ma è anche una congiunzione tra terra e cielo, propaggine naturale verso l’orizzonte, ponte tra materia e aria, tra sole, acqua e vento. L’artista è sempre l’espressione di un’umana tensione verso l’alto, verso l’eccelso. Non sfugge alla regola Giovanni Tariello, con le sue radici ben piantate nel suo paese, quella Castel Morrone dai mille colori e dai mille volti, ma ha lo sguardo sempre rivolto al di là dell’orizzonte, alla ricerca di valori puri, universali».
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