Napoli Digital Tales, l’Ateneo Vanvitelli forma neo-divulgatori
– Dotare di nuove competenze i giovani professionisti che vogliono lavorare nel mondo della valorizzazione, promozione e comunicazione del patrimonio. E questo perché possano rendersi sempre più attori protagonisti nel mondo dei beni culturali. È la mission di «Napoli Digital Tales». Il progetto ha il supporto del Dipartimento di Lettere e Beni culturali dell’Università casertana Vanvitelli con il coinvolgimento della delegata al placement, la professoressa Nadia Barrella. È finanziato dalla Regione Campania, lo promuove l’associazione di professionisti Renovatio. Trenta i giovani under trentacinque che saranno selezionati nel mese di febbraio. Studenti o laureati nel settore delle humanities seguiranno un percorso di formazione alla professione di divulgatore scientifico. Il progetto prevede la partecipazione attiva dei candidati a un ciclo di lezioni, conferenze, workshop e sopralluoghi fisici nei luoghi d’arte della città di Napoli. Tutto ciò per approfondire la conoscenza e le modalità di racconto digitale del patrimonio, con una forte attenzione su approcci specifici di public speaking e di progettazione di contenuti social e digitali. I posti disponibili hanno un criterio di suddivisione. Dieci andranno a studenti frequentanti i corsi di laurea triennale o magistrale di Lettere e Beni culturali della Vanvitelli, dieci per laureati o laureandi in corsi di laurea magistrale facenti parte del dipartimento di Lettere e Beni culturali della Vanvitelli. Infine, altri dieci posti per studenti laureati in Lettere, Scienze storiche e Beni culturali di qualsiasi altro ateneo campano, italiano o europeo.
«Il progetto – spiega la professoressa Barrella – s’inserisce nelle strategie di orientamento al lavoro del Dipartimento che pone al centro della sua attività di ricerca e di formazione il nesso fra eredità culturale e territorio. Le ricerche, e in particolare quelle del laboratorio art@com da me diretto, hanno mirato e mirano a focalizzare l’indagine sulla penisola italiana, con una forte attenzione per il Mezzogiorno in generale e Napoli in particolare, come crocevia delle diverse entità culturali, politiche e istituzionali che vi hanno operato dall’antichità all’età contemporanea».
Quindi aggiunge: «L’idea di Napoli Digital Tales ha una chiara missione: fornire ai nostri giovani ulteriori competenze, aggiuntive a quelle del loro percorso di studi, che consentano loro di specializzarsi nella divulgazione scientifica nell’ambito delle humanities. E, in particolare, nella narrazione del territorio e dello sviluppo urbano. La mission progettuale è quella di formare dei giovani professionisti che raccolgano l’attualissima sfida di audience development, attraverso la rielaborazione critica dei contenuti culturali, con un linguaggio capace di avvicinare molteplici pubblici. La memoria e il racconto sono elementi fondamentali per costituire l’identità degli abitanti di un luogo e in questo progetto i divulgatori scientifici ne sono la voce narrante».
Lorenzo Zeppa per Renovatio aggiunge: «L’associazione è composta da un gruppo di professionisti che hanno già operato a Genova per lo straordinario progetto di valorizzazione dei Rolli. Si spera nell’avvio di una collaborazione tra le città di Genova e Napoli finalizzata alla creazione e sviluppo di una vera e propria Academy della divulgazione scientifica del patrimonio culturale». Il primo modulo del progetto, che si spera di poter rinnovare anno per anno, è strettamente connesso alla realizzazione di video promozionali di via Toledo a Napoli.
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